Il Milan in attesa, Ancelotti decide mercoledì prossimo

MILAN; GALLIANI CI SPERA, ANCELOTTI DEVE DECIDERE

MILANO. – Partito con il 10% di chance di riportare Carlo Ancelotti sulla panchina del Milan, Adriano Galliani torna da Madrid con il 50% di possibilità di realizzare l’obiettivo. L’allenatore non si è ancora espresso: solo mercoledì, dopo l’intervento alla cervicale in programma lunedì a Vancouver, in Canada, sceglierà fra l’offerta di Silvio Berlusconi e l’anno sabbatico e lo comunicherà al telefono a Galliani.

“Spero che Carlo si convinca. Siamo d’accordo praticamente su tutto, deve solo dire sì o no. Mi ha detto che c’è il 50% di possibilità, spero diventi 100, e temo che diventi zero”, è la sintesi dell’ad rossonero, rientrato a Milano. Al momento si respira più pessimismo che ottimismo, e in questa situazione di incertezza i vertici rossoneri non perdono di vista le alternative, in primis Antonio Conte e Unai Emery.

Per Berlusconi i prossimi si annunciano giorni di attesa. Aspetta il responso delle urne per le elezioni Regionali di domenica, e poi quello dell’ultimo allenatore che l’ha portato sul tetto calcistico d’Europa e del Mondo. L’ex premier vuole rilanciare il Milan, si parla di un investimento di 120 milioni di euro (fra risorse fresche e guadagnate con i tagli) che gli impone di affidare la squadra a un tecnico vincente e affermato. Vorrebbe puntare su Ancelotti “perché nessuno ha il suo curriculum”, per usare le parole con cui Galliani ha corteggiato l’emiliano, 56 anni il 10 giugno.

“Questa frase l’ha colpito – ha raccontato l’ad rossonero -. Gli ho detto che, al di là dell’affetto, lo vogliamo per il suo curriculum: ha allenato Juventus, Milan, Chelsea, Psg, Real Madrid. Mourinho ha fatto un percorso un pochino meno completo e Guardiola, che è un grandissimo, è stato solo al Barcellona e al Bayern”.

All’estero ha vinto tanto ma solo da giocatore e Conte, con i tre scudetti conquistati alla guida della Juventus è considerato da Berlusconi un’alternativa ideale in caso di rifiuto di Ancelotti. Per questo il Milan segue da vicino le vicende del ct della Nazionale, e non si farebbe cogliere di sorpresa in caso di clamorosi colpi di scena dopo la partita con la Croazia dell’8 giugno.

Due Europa League conquistate di fila con il Siviglia valgono un’importante candidatura a Emery, e anche se non ricalcano lo stesso identikit mantengono un minimo di speranza Sinisa Mihajlovic e Vincenzo Montella. Un ‘sì’ da parte di Ancelotti chiuderebbe però ogni discorso.

“Abbiamo avuto 5 incontri, parlato 15 ore e forse più: più di così era impossibile – ha sorriso Galliani, che a Madrid ha preso anche informazioni su Mandzukic e Mario Suarez dell’Atletico – Siamo d’accordo su tutto, vediamo cosa dirà. Comunque, o viene da noi, oppure resta fermo per una stagione”.

Intanto a Milanello Inzaghi si prepara all’ultima vigilia da allenatore del Milan. “Il nostro legame con Pippo non finirà in ogni caso, vedremo cosa succederà ma abbiamo un legame di affetto e stima per Pippo”, ha assicurato Galliani. Con Ancelotti in panchina forse ci sarebbe un posto da assistente per l’ex attaccante. Così anche per lui saranno giorni di attesa.

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