Finale Champions: quattrocento milioni di spettatori in tutto il mondo

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TORINO. – Per chi crede nel destino, le coincidenze tra il Mondiale 2006 vinto dall’Italia e la finale di Champions che la Juventus vuole soffiare al Barcellona cominciano a diventare decisamente tante. Si era cominciato con la stessa sede, l’Olympiastadion di Berlino, per proseguire con l’analogia degli ottavi, il ‘passaggio’ da Dortmund, città dove l’Italia nove anni fa aveva sconfitto la Germania. E dove in questa primavera è sbocciata la Juventus bella anche in Europa, travolgente sul Borussia.

E adesso si sono aggiunte l’assegnazione alla squadra bianconera della stessa panchina occupata dagli azzurri di Lippi, quella alla sinistra del tunnel degli spogliatoi, ed ai sostenitori juventini dello stesso settore, l’ovest, dove festeggiarono i tifosi italiani. La Juventus prosegue dunque sulle orme dell’Italia campione del mondo.

Nel 2006 erano 24 anni che gli azzurri non vincevano il titolo mondiale, per i bianconeri l’attesa della Champions dura da 19 anni, Roma ’96, successo sull’Ajax dopo i calci di rigore. Non sarà il ‘clasico’ Real-Barca di ‘tutte stelle’ che tanti pronosticavano e molti volevano gustare sul palcoscenico della finale europea, ma pure Juve-Barcellona si è caricata di grande fascino. Appena qualche mese fa poteva sembrare un confronto Davide contro Golia poi la crescita della Juventus ha cambiato le prospettive.

La finale di Berlino verrà teletrasmessa in 200 paesi e sarà vista da circa 400 milioni di spettatori, con una media di 180 milioni in visione, diventando così l’evento più seguito dell’anno in tv. Tra i 70 mila fortunati dell’Olympiastadion ci saranno oltre 2.500 accreditati per tv, radio, quotidiani e media vari: 1.800 inviati dalle reti televisive, 500 della stampa scritta, 200 tra fotografi e tecnici. Un esercito di 480 persone – escluse le attività commerciali – sarà al lavoro per conto dell’Uefa e dell’organizzazione locale nello stadio che ha una capienza di 70.500 posti.

Le tifoserie di Barcellona e Juventus hanno avuto a disposizione quasi 20 mila biglietti a testa, altri 6.000 sono stati messi in vendita direttamente sul sito Uefa.com. Su Berlino la calata dei tifosi comincerà sin da giovedì, ma il grosso dei supporters è atteso tra venerdì e sabato mattina, poche ore prima della partita. Centinaia i pullman in partenza dall’Italia, decine i voli speciali dai due paesi.

Nella Juventus i reduci del 2006 sono tre: Buffon, Pirlo e Barzagli. “Sono curioso di vedere se le emozioni sono le stesse – dice il portiere – non credo ci saranno differenze…”. Per Pirlo sarà la quarta finale di Champions, la prima con la Juve dopo le tre in maglia rossonera, ma l’accostamento più facile anche per lui è la Berlino di 9 anni fa: “Il ricordo di quella notte – dice il centrocampista – resta indelebile. Una notte bellissima, una grande gioia, che speriamo di rivivere con la Juventus sabato prossimo”.

L’Olympiastadion non è più sogno: “Sono fortunato – dice Massimiliano Allegri – potere preparare una finale di questo tipo, in quello stadio, è gratificante ed allo stesso tempo divertente”.

(di Renato Botto/ANSA)

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