Oggi a L’Aquila: Il diritto alla salute in Venezuela, seminario sull’emergenza sanitaria

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CARACAS – Oggi all’Aquila si terrà il seminario “Il diritto alla Salute in Venezuela”, una giornata dedicata alla diffusione e sensibilizzazione rispetto alla critica situazione in Venezuela, con particolare riferimento alla drammatica emergenza sanitaria che vive il paese. Un risvolto positivo, in un contesto così drammatico c’è: l’opinione pubblica internazionale si sta mobilitando e di Venezuela si parla anche in Italia. In questo senso la presenza delle istituzioni, di Amnesty International e l’interesse accademico che l’evento ha suscito fa riflettere che anche nel belpaese la percezione che si ha della rivoluzione bolivariana stia cambiando. Non solo crisi economica, ma anche emergenza sanitaria. Un problema che non pesa solo sui nostri connazionali, ma ovviamente è un problema che accomuna tutto il popolo venezuelano, quello che vive in patria e quello che ha lasciato il paese e soffre nel sapere che la propria terra è sull’orlo dell’oblio. La Voce d’Italia ha contattato Edoardo Leombruni, medico italo-venezuelano all’ospedale di Sulmona (L’Aquila), presidente dell’Associazione latinoamericana in Italia (Ali), che ha ispirato questo seminario (anche se non appare per sua scelta e non sarà fra i relatori).

– Cosa vi ha spinto ad organizzare questo seminario?

“Questo è il primo seminario in Italia il cui tema centrale è il Venezuela – afferma orgogliosamente il medico italovenezuelano – Molti italovenezuelani, ma anche la comunità venezuelana residente in Italia è al corrente del momento drammatico che sta attraversando il Venezuela. È una terra a noi cara, è la terra che ha dato la possibilità ai nostri genitori di realizzarsi e se oggi abbiamo raggiunto vari traguardi lo dobbiamo a questa terra meravigliosa. Ci è sembrato dunque doveroso organizzare questo seminario per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma sanitario che sta vivendo il Venzuela”.

– Non sono solo gli scaffali dei supermarket ad essere vuoti, i farmaci scarseggiano e mancano cose basilari, la situazione certamente non è semplice.

“Noi fino ad oggi in maniera personale o attraverso gruppi di amici abbiamo raccolto farmaci e li abbiamo inviati in Venezuela in forma gratutita. Siamo stati assistiti in questo da religiosi cattolici che ci hanno assicurato e confermato che i farmaci in Venezuela sono arrivati”.

– Chi si è fatto carico della distribuzione dei farmaci una volta arrivati in Venezuela?

“La Fondazione ‘La Pastillita’ e non è un caso che Ismael Impellizzieri, presidente dell’Associazione in Venezuela sarà in collegamento via Skype e spiegherà appunto la distribuzione caritatevole dei farmaci ai bisognosi”.

– Oltre al collegamento Skype in Venezuela ci sarà anche un collegamento con gli Stati Uniti, con Marysol Dieguez.

“Se Ismaelel Impellizzeri spiegherà la distribuzione caritatevole in Venezuela, Marysol Dieguez, presidente del ‘Programa de Ayuda humanitaria para Venezuela’, ci racconterà come attraverso la sua associazione, con sede a Miami, avviene la raccolta dei farmaci a livello interazionale e la successiva distribuzione in Venezuela”.

Un progetto del genere si potrebbe sviluppare in Italia.

“È il nostro obiettivo, come le ho detto prima la nostra è una raccolta individuale o fatta tra gruppi di amici, ci vuole maggiore organizzazione, una struttura, vediamo se ci sono i presupposti per fare un ottimo lavoro in tal senso e poter così contribuire maggiormente ad un progetto ad ampio respirto internazionale”.

Il Dottor Leombruni parla con passione, si percepisce l’amore viscerale verso il Venezuela e quanto per lui sia più importante il bene comune che la soddisfazine del singolo.

“Va detto che questo importante incontro nazionale sul tema non si sarebbe potuto organizzare se non grazie alla tenacia della preside del Dipartimento Maria Grazia Cifone, il collega e amico Renato Galzio e Amedeo Di Lodovico, presidente della Fondazione “Abruzzo solidale” che gestisce in Venezuela il progetto della Regione di assistenza sanitaria ai corregionali indigenti”.

Il seminario organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila ed il Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente e patrocinato dalla Regione Abruzzo e dal Comune dell’Aquila avrà tra i relatori il Senatore Claudio Micheloni, presidente del Comitato del Senato per le Questioni degli italiani all’estero, che recentemente è stato in Venezuela e aggiornerà sulle “Condizioni attuali degli italiani in Venezuela”.

Sensibile al tema è anche Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo che tratterà della “Regione Abruzzo e gli italo-venezuelani”, mentre Donato Di Matteo, presidente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel mondo parlerà della “storia e le problematiche dell’emigrazione italiana in Venezuela”.

Importante sarà la testimonianza di Carlos Walter, ex ministro della Sanità in Venezuela, che sarà in collegamento live streaming e parlerà della “Storia della sanità pubblica negli ultimi 16 anni in Venezuela”, ovvero quelli del chavismo, successivi al suo mandato ministeriale. Anche Amnesty international darà il suo contributo sulla “situazione dei diritti umani in Venezuela oggi” mentre Mario Peverini, presidente dell’Associazione medici cattolici italiani in Abruzzo racconterà la sua “esperienza personale”.

Appuntamento dunque dalle ore 15 all’Aquila, in Piazzale Salvatore Tommasi, presso il Dipartimento MeSVA, aula Paride Stefanini.

(Gennaro Buonocore/Voce)

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