Nazionale di calcio: Zaza tenta il recupero, Conte pensa alla Croazia

Calcio: azzurri; partitella in famiglia a chiusura di stage

ROMA. – ”Se ci sono possibilità di recuperare, me le voglio giocare tutte fino in fondo”. Simone Zaza ha quella fame dentro che piace ad Antonio Conte. Per questo dopo due giorni di riposo, come gli altri azzurri impegnati nello stage e poi confermati per il raduno al via a Coverciano, ha dispensato ottimismo sulla lombalgia che lo ha frenato nei giorni scorsi. ”Non sto benissimo, ma alla maglia azzurra tengo davvero molto”, le parole del centravanti del Sassuolo all’arrivo a Firenze, prima di entrare a Coverciano.

Conte ha subito ripreso il lavoro di preparazione alla partita di venerdì, a Spalato: l’avversario e’ la Croazia, capolista del girone e squadra piena di quelle qualità tecniche che difettano al calcio italiano degli ultimi anni. All’andata il ct azzurro si disse curioso di vedere come l’Italia affrontava un avversario ”più forte”; ora il ritorno, nonostante le porte chiuse per le violenze degli ultrà croati a Milano, e’ un test ancora più duro.

Perdere a Spalato vorrebbe dire rimettere in gioco anche il secondo posto, buono per il passi a Euro 2016; un risultato positivo lancerebbe gli azzurri verso la qualificazione. Per questo Conte ha lavorato con gli stage, per questo il recupero di Zaza è fondamentale per il consolidato 3-5-2.

”E’ un modulo che conosciamo bene – ha raccontato, destinato a fare coppia d’attacco col centravanti – Ma in questi giorni abbiamo provato anche il 4-3-3, per essere eventualmente pronti”. Potrebbe essere l’arma a sorpresa di Conte? Il ct chiarirà in conferenza. L’appuntamento servirà anche a chiarire in prima persona pensieri e sensazioni sul futuro, tra inchiesta calcioscommesse di Cremona e capitolo contratto.

Una prima risposta, Conte l’ha data a modo suo: concentrazione assoluta sulla partita di venerdì, tanto da rinunciare anche alla presenza a Berlino, subito allenamento oggi pomeriggio. Zaza a riposo, Soriano a parte, ma per il resto i 20 azzurri hanno lavorato. In tarda serata l’arrivo dei sei juventini di Berlino, con un Pirlo da ricaricare dopo la delusione Champions.

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