Presentati programma, contenuti e obiettivi della VII Conferenza Italia-America latina e Caraibi

Sottosegretario Mario Giro

ROMA – Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha presentato questa mattina in conferenza stampa alla Farnesina programma, contenuti e obiettivi della VII Conferenza Italia-America latina e Caraibi che si svolgerà il 12 e 13 giugno a Milano.

Un’occasione di rilancio in grande stile per il dialogo e la cooperazione tra l’Italia e l’area latino-americana, vista la presenza annunciata di quattro capi di Stato e di governo (il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos Calderon, quello della Bolivia, Evo Morales Ayma, dell’Honduras, Juan Orlando Hernandez Alvarado, e del premier italiano Matteo Renzi, i cui interventi sono previsti nella sessione di apertura, la mattinata di venerdì 12 giugno, alla Sala Marco Biagi del Palazzo della Regione Lombardia) e di 15 ministri degli Esteri (oltre al nostro Paolo Gentiloni partecipano i rappresentanti di Panama, Argentina, Guatemala, Uruguay, Venezuela, Ecuador, Messico, El Salvador, Paraguay, Perù, Nicaragua, Costarica, Cuba, Cile, Brasile, Haiti, Saint Vincent e Grenadine).

Dialogo e cooperazione che testimoniano “l’asse strategico e non occasionale” che lega Italia, Europa e America latina, ribadito dallo stesso premier Renzi negli incontri di questi giorni con l’ex presidente brasiliano Luis Inacio Lula Da Silva, e con la presidente del Cile Michelle Bachelet richiamati da Giro. Il sottosegretario ritiene le numerose e importanti presenze attese – dovute anche all’allestimento milanese dell’Expo – “il segnale di una grandissima attenzione da parte dal subcontinente latinoamericano e dell’area caraibica” alla Conferenza e al legame con il nostro Paese, consolidato da “un rapporto istituzionale di lunga durata che si è tuttavia allentato negli scorsi 20 anni – ammette, – per poi riprendere decisamente e con vigore in questi ultimi 2 anni”.

A colmare questo periodo di assenza sono state però “le imprese italiane e le nostre collettività: abbiamo moltissimi italiani in America latina – ricorda Giro, – anche collettività italiane più ristrette e italo-discendenti in Paesi come ad esempio Perù e Messico che sono tutte comunità vitali e di successo, che si sono affermate in particolare in campo economico”. Citate le molte imprese dirette e fondate da italiani o italo-discendenti, ma anche gli investimenti crescenti di imprese italiane nell’area – nel settore energia, ma anche infrastrutturale (Giro menziona in particolare il raddoppiamento del canale di Panama, “un’opera faraonica – dice – quasi interamente compiuta da imprese italiane”).

“I nostri partner latino-americani ci chiedono prima di tutto di esportare il nostro modello economico di piccole e medie imprese, modello – afferma il sottosegretario – meno invasivo e minaccioso, più cooperativo, di collaborare nel settore scientifico e tecnologico, pensiamo alla collaborazione nel settore spaziale avviata con l’Argentina o nella bionica, e scambi studenteschi”.

Viene infatti evidenziato come la crescita impetuosa di questi ultimi anni richieda alte professionalità e competenze ancora poco sviluppate nei Paesi dell’area e come si stia lavorando in primo luogo per “mettere insieme tutto il sistema dell’università e della ricerca scientifica” per lo sviluppo di questo settore di collaborazione. Studiosi ed esperti che si sono formati o lavorano in centri di eccellenza in Italia – tra gli interventi alla Conferenza anche quello del guatemalteco Fernando Quevedo, presidente del Centro internazionale di Fisica teoretica di Trieste – sono importanti anche perchè spesso parlano la nostra lingua, “così come molti ministri latino-americani, non solo italo-discendenti – annota Giro.

Altro settore di collaborazione con l’Italia la valorizzazione e conservazione dei beni artistici e culturali e la lotta al narcotraffico, contrasto supportato dall’Italia in particolare in Centro America attraverso un programma di sostegno alla strategia di sicurezza. “L’Italia è l’unico Paese europeo a supportare azioni di questo tipo, grazie all’esperienza maturata in fatto di lotta alle mafie, esperienza utile a migliorare e rendere più efficaci aspetti di tipo giudiziario e legislativo in Paesi che, per le dimensioni ridotte, risentono maggiormente di contesti di instabilità politica o sociale legati alla diffusione della criminalità e della violenza, specie tra i giovani – afferma il sottosegretario, segnalando “l’alto tasso di violenza registrato in un continente in pace”.

La Conferenza, intitolata “Per una visione comune”, si propone dunque di approfondire problematiche condivise a livello globale, come i temi legati all’Expo – diritto al cibo, lotta alla povertà o sviluppo sostenibile – nella consapevolezza di come non esistano risposte preconfenzionate, ma solo tentativi più e o meno riusciti da cui trarre spunto per la soluzione di problematiche complesse. Tra esse, la lotta alla disuguaglianza e un welfare sostenibile, una dimensione sociale su cui l’America latina ha fatto grandi passi avanti – Giro segnala ad esempio come grazie ad un generale miglioramento del tenore di vita Paesi come l’Ecuador abbiano invertito la rotta dei propri flussi migratori.

Segnala il ruolo dell’Istituto Italo-latino Americano (Illa) nell’organizzazione di questa Conferenza il segretario generale dell’Istituto Giorgio Malfatti, che evidenzia come temi e programma siano stati largamente condivisi con i Paesi latino-americani e l’area caraibica. Si sofferma inoltre su alcuni dei programmi svolti nel subcontinente dall’Illa, sostenuti dal governo italiano: programmi di lotta alla criminalità organizzata, di sostegno alla coesione sociale (nell’ambito dell’unico programma dell’Unione Europea nella regione) e, infine, di conservazione del patrimonio artistico e culturale, in particolare in Bolivia, Salvador e Cuba.

Giro evidenzia analogamente come l’Istituto sia “braccio operativo” del governo italiano in quest’area, e, per quanto riguarda Cuba in particolare, segnala come il nostro Paese abbia sempre promosso e mantenuto il dialogo, apertura sollecitata anche in seno all’Ue e che oggi sta fruttando il proseguimento di trattative per la stipula di un negoziato. Stesso impegno viene assicurato dal sottosegretario al proseguimento dei negoziati relativi all’accordo tra Ue e Mercosur.

Infine, Giro ribadisce l’attenzione rivolta alla difficile situazione in Venezuela, in particolare alle conseguenze che l’instabilità politica arreca alla nostra numerosa collettività presente in tutto il Paese – 150 mila connazionali e circa 1 milione di italo-discendenti. “È una situazione che preoccupa tutti – afferma – e c’è un’interlocuzione continua ed un sostegno concreto alla mediazione e al dialogo”, apertura che viene attestata anche dalla presenza del ministro degli Esteri venezuelano, Delcey Rodriguez, alla Conferenza. Su questo fronte il sottosegretario conta anche sulla mediazione di Paesi protagonisti dell’area, come il Brasile.

Rilevata dunque anche “l’intensità politica” dell’evento e del legame con il continente sudamericano e l’area caraibica, un legame che nasce da una corrispondenza culturale “data per acquisita” e rafforzata dalla presenza di collettività e dai rapporti economici, ma che deve essere alimentata attraverso un maggior protagonismo del nostro Paese in tutta la regione. A stimolare ulteriormente tale protagonismo sarà una missione di imprese italiane a Cuba, accompagnate da Giro e prevista nel mese di luglio, e la visita di Renzi in America latina, annunciata per l’autunno.

In apertura della Conferenza, il saluto del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, cui seguirà il saluto istituzionale del presidente del Senato Pietro Grasso e l’intervento del ministro Gentiloni. La sessione conclusiva è prevista il 13 giugno alle ore 12 nell’Auditorium del Padiglione Italia di Expo, con la lettura della Dichiarazione finale a cura di Donato Di Santo, coordinatore delle Conferenze Italia-America latina e Caraibi e l’intervento conclusivo di Gentiloni.

(Viviana Pansa/Inform)