Tuffi: Cagnotto e Dallapè ancora regine d’Europa

Tuffi Europei: oro Cagnotto-Dallapè nei 3 metri sincro
Tuffi, Europei: oro Cagnotto-Dallapè nei 3 metri sincro. (Archivio)

Tuffi: Europei; oro Cagnotto-DallapË nei 3 metri sincro

ROMA. – Sono azzurre le regine d’Europa dei tuffi. Dal 2009 Tania Cagnotto e Francesca Dallapè regnano incontrastate nel trampolino da 3 metri sincro, e ancora una volta si sono confermate agli Europei di Rostock (Germania). Padrone assolute e imbattute di una disciplina che unisce talento, forza e armonia.

La bolzanina Tania e la trentina Francesca saltano insieme dal 2009 e da allora hanno vinto 7 ori europei (compreso quest’ultimo) e 2 argenti mondiali (2009 e 2013), cui si aggiunge il quarto posto olimpico di Londra 2012. La coppia azzurra con 313,08 punti ha superato le tedesche Punzel-Subschinski ferme a 302,70 e le russe Bazhina-Ilinykh a 298,50.

Venerdì Tania ha anche vinto l’oro dal trampolino da 1 metro. Domani è attesa dalla prova individuale dai 3metri. La vittoria di oggi per l’atleta delle Fiamme Gialle, figlia dell’ex campione di tuffi Giorgio Cagnotto che è anche suo allenatore, è la 16ma a livello continentale. E nonostante abbia già 30 anni Tania ha ancora tanti traguardi alla sua portata.

“Sono contentissima – dice Tania dopo la vittoria. Non è stata una gara facile, abbiamo fatto bei salti. Avevamo un pò di emozione e tensione prima di triplo e mezzo avanti. Ogni medaglia d’oro è diversa e importante; fisicamente stiamo bene”. Domani ci sono i 3 metri individuali, “le possibilità di vincere sono le stesse di ieri e oggi, devo fare bei salti”.

Felicissima la Dallapè: “Missione compiuta – dice l’atleta dell’Esercito. Avevamo preparato bene questa gara con la mia amica Tania, non solo per il titolo che si assegnava, ma anche per l’opportunità che la vittoria ci avrebbe dato, cioè di guardare avanti con più sicurezza in vista delle qualifiche per Rio 2016. Se dieci anni fa, quando ho cominciato in Nazionale, mi avessero detto che avrei vinto 7 volte di fila gli Europei, non ci avrei creduto”.

Giorgio Cagnotto si coccola le azzurre. “Gara dura, tesa, dove non era tutto così scontato. Siamo soddisfatti perché l’inserimento del triplo e mezzo avanti ci paga di più e si è rivelato più sincro dell’altro, il doppio e mezzo indietro. Hanno aumentato la regolarità e questo ci da forza pensando ai mondiali di Kazan, dove vogliamo salire sul podio e qualificarci per Rio”.