Azzurri contro il Portogallo. Ultimo test dell’Italia

Italy's national soccer team head coach Antonio Conte during the team's training

GINEVRA. – Sembra di essere alla vigilia dell’ultimo giorno di scuola per la Nazionale azzurra di Antonio Conte, che chiuderà la stagione affrontando il Portogallo in amichevole a Ginevra. Gli azzurri sono arrivati nel pomeriggio allo Stade de Geneve per una sgambata sul terreno di gioco. Li attende un ultimo sforzo prima delle vacanze. Ma, in un clima da “rompete le righe”, il Ct non vuol nemmeno sentir parlare di possibili cali di tensione. “Mi aspetto grande impegno, voglia, entusiasmo. Stiamo assieme così poco tempo che ho bisogno di risposte” sottolinea.

E poi rincara la dose: “La Nazionale deve avere sentimento, passione, entusiasmo, il sacrificio nel Dna. La maglia azzurra deve essere sempre un grandissimo stimolo, un traguardo”. Così domani scenderà in campo una formazione imbottita di “titolari”, con un asse centrale formato da Bonucci e Pirlo a sostenere il tridente formato da Candreva, Immobile e El Shaarawi.

Proprio Bonucci allontana ogni ipotesi che la sfida venga snobbata: “Una partita come quella contro il Portogallo ci aiuta a tenere alta la tensione. E poi in panchina c’è qualcuno che non la fa scendere di certo”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Ct portoghese, Fernando Santos: “Questa partita è molto importante. Non possiamo davvero cambiare la squadra e rischiare di ripetere quello che è successo con Capo Verde”, ricordando la bruciante sconfitta patita con la formazione africana solo qualche mese fa. Non ci sarà, però, Cristiano Ronaldo, reduce da una tripletta contro l’Armenia.

Il fischio d’inizio è previsto alle 21. Conte ha già annunciato che effettuerà tutti i cambi a disposizione e per alcuni giocatori – Vasquez e Sansone in primis – può essere un’occasione unica per mettersi in mostra. “C’è grande professionalità da parte di tutti”, ha ribadito il ct che sta cercando soluzioni nel settore offensivo. “E’ un momento in cui non abbiamo un vero bomber – ha osservato – ma stiamo lavorando, è in atto un ricambio generazionale, ci sono ragazzi con grande voglia. Speriamo che Zaza e Immobile si confermino, che Rossi si riprenda, che qualcun altro si metta in mostra”.

A quasi dieci mesi dal suo ‘insediamento’ sulla panchina azzurra, per Conte è arrivato il momento di tracciare un primo parziale bilancio: “E’ un’esperienza bella e formativa nel mio percorso”. Poi, rispondendo alle domande dei cronisti, ha puntualizzato: “Non mi è mai balenata l’idea di lasciare. Nonostante ci siano stati momenti difficili non ho mai pensato di abbandonare. Ho preso un impegno verso l’Italia e gli italiani. Solo? Non è importante come io mi senta, quello che importa è che abbia metabolizzato ciò che mi si chiede: sono concentrato sul lavoro senza guardarmi intorno”.

(dell’inviato Enrico Marcoz/ANSA)

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