Mattarella, sui rifugiati l’Ue deve fare di più

Mattarella arrivato a Vicenza

ROMA. – L’Italia “continuerà a fare quanto necessario per assicurare ai rifugiati e a coloro che chiedono asilo un trattamento rispettoso dei diritti fondamentali e della dignità umana”. Parola di Sergio Mattarella, che però auspica che lo sforzo dell’Italia sia accompagnato da un “crescente contributo dell’Unione Europea e della comunità internazionale”.

Il capo dello Stato, che interviene con un messaggio in occasione della giornata internazionale del rifugiato politico, è accanto al governo nel chiedere all’Europa di non lasciare l’Italia da sola a gestire il flusso di immigrati che arrivano dal mediterraneo. Ma chiedere l’aiuto della comunità degli stati europei non vuol dire che l’Italia voglia venir meno alla sua linea sull’accoglienza: “L’Italia – dice il presidente della Repubblica – sente alto e forte, da sempre, il dovere di solidarietà nei confronti di chi giunge nel nostro paese, coltivando l’ispirazione e la speranza verso una vita più sicura e un avvenire per sé e per i propri figli”.

Forte dell’appoggio del Quirinale, Matteo Renzi ha intenzione di non mollare il pressing con Bruxelles e con le cancellerie europee. L’Italia , ribadisce il premier “non può fare tutto da sola” . La spinosa questione dell’accoglienza, esplosa dopo il blocco francese alla frontiera di Ventimiglia, sarà al centro dell’incontro che Renzi avrà domani con Hollande all’Expo e terrà banco al consiglio europeo del 26.

Ma la giornata dedicata alla condizione di chi fugge da guerre e brutalità è segnata dall’attacco del leader della Lega Salvini alla presidente della Camera Boldrini, secondo la quale non è vero che c’è un aumento degli arrivi di immigrati nel nostro Paese. “Deve essere ricoverata”, taglia corto Salvini durante il congresso della lega. Anche Maroni se la prende con la numero uno di Montecitorio: “vive nell’Iperuranio, in un mondo perfetto dove tutto funziona benissimo e c’è solo amore, mentre noi viviamo nel mondo reale”.

La Boldrini reagisce contrattaccando Salvini e tutti coloro che “preferiscono gridare all’invasione, soffiare sul fuoco della xenofobia, senza mai proporre soluzioni realistiche”. Sul punto che gli viene contestato, la presidente della Camera non fa marcia indietro: “In Italia – sostiene – nei primi sei mesi dell’anno sono arrivati circa 60 mila migranti via mare, lo 0,1% della popolazione. Si parla di ‘invasione’ e di ‘esodo’ e sui nostri schermi televisivi scorrono le immagini di persone stipate su imbarcazioni di fortuna, ma l’incremento rispetto all’anno scorso è meno del 2%”.

Ciò nonostante, il bilancio complessivo sul capitolo rifugiati è molto “amaro”: Perché spiega la Boldrini dati alla mano, sono 60 milioni le persone che hanno dovuto lasciare le loro case per fuggire la violenza, una cifra che non si vedeva dagli anni della seconda guerra mondiale.

Sulla questione immigrazione interviene anche la leader della Cgil Susanna Camusso: “Chi osa dire che si devono affondare i barconi sta dicendo che si può sparare sulle persone”. Mentre Nichi Vendola “Accogliere chi sta scappando da una condizione di rischio per la propria vita, accogliere chi fugge dalla persecuzione e dalla morte, ha a che fare con il nostro grado di civiltà”.

(di Marco Dell’Omo/ANSA)

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