Coppa America: l’arbitro venezuelano Argote nella storia della Coppa

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CARACAS – Con un veloce sguardo verso i 22 in campo, con l’inspirazione dell’aria gelida della sera di Santiago, mettendo il fischietto tra le labbra e in questo modo che comincia la storia che vi stiamo per raccontare.

Anche se il percorso della Vinotinto si é fermato nella fase a gironi della Coppa America, c’è ancora un pezzo di Venezuela che sta portando in alto il nome del paese, i personaggi in questione é l’arbitro José Argote ed il suo asistente Jorge Urrego que hanno diretto la semifinale tra Cile e Peru.

La gara diretta dall’arbitro nato 34 anni fa a Maracaibo é servita per definiré il primo finalista della manifestazione continentale, ma la notizia più importante é quella che é diventato il primo venezuelano a dirigere tre gare nella stessa edizione della Coppa America.

“Voglio portare in alto il nome del mio paese e quello dell’arbitraggio venezuelano” aveva detto Argote ai suoi colleghi (nella sua vita extra sportiva fa il veterinario) prima di partire verso il Cile. Nella clínica dove lui lavoara aveva lasciato tutto pronto ed aveva sospeso le sue consulte per tutta la durata del torneo.

Argote che come arbitro ha nel suo curriculum l’esperienza di aver arbitrato gare nella Coppa Libertadores en ella Coppa Sudamericana. Aveva fatto il suo esordio nella Coppa America Cile 2015, nel match Uruguay-Giamaica, vinto dai charrúas per 1-0. In quella gara ha sventolato tre cartellini gialli, ma la sua performance non é stata criticata. Poi, la Conmebol, lo ha designato per dirigere l’incontro tra Messico ed Ecuador, dove a vincere per 2-1 sono stati quelli dell’Altopiano, in questa occasione ha avuto una gara un po complicata: qui ha tirato fuori sei cartellini gialli (tre per ogni squadra), ha fischiato un rigore ed ha espulso per proteste il tecnico azteca Miguel Herrera.

Nel post partita, la stampa ecuadoreña lo ha duramente criticato per la mancata concessione di un calcio di rigore, situazione che forse avrebbe aiutato la loro nazionale a qualificarsi come migliore terza. Ma, nonostante questo la federcalcio sudamericana era rimasta soddisfatta dalla prestazione di Argote e gli ha assegnato la prima semifinale. A questo va aggiunto la sua presenza come quarto arbitro nelle gare Cile-Messico (3-3) e Brasile-Paraguay (1-1, poi vinta ai calcii di rigore dall’albiroja).

Lunedì, tutti gli occhi del mondo pallonaro erano puntati sulla partita Cile-Peru e sopratutto sull’arbitro, il venezuelano José Argote. Quell’incontro é stato il più imporatante diretto nella sua carriera “Quel Cile-Peru avrà un significato molro speciale per me” ha confessato a fine gara l’arbitro maracucho.

“Ero molto emozionato. Per me come venezuelano mi riempe d’orgoglio sapere di essere stato il primo che ha arbitrato una partita di questa caratura”.

Con questa gara, l’arbitro maracucho ha superato nella speciale classifica arbitri i suoi connazionali Bernardo Corujo (1987), Nelson Rodrigues (1989), Álvaro Arboleda (1993) con tre gare fischiate in una stessa edizione della Coppa America. A sua volta, Argote ha eguagliato il primato dell’italo-venezuelano Paolo Borgosano che ha fischiato tre match ma in edizioni diverse. Borgosano aveva avuto il privilegio di arbitrare la finalina per il terzo e quarto posto nel 1997.

“Non mi sono innervosito. Ho già otto anni di esperienza, ho arbitrato gare con più di 40 mila spettatori. Fortunatamente quella esperienza mi ha aiutato per prepararmi per quella gara”.
Ma, il match storico, non é stato tutto rose e fiori, ha dovuto prendere decisioni important, come quella di espellere dopo 27 minuti di gioco il peruviano Carlos Zambrano “Uno deve saper gestire la situazione. Come arbitro uno non vuole mai pregiudicare qualcuno. I giocatori vengono e mi urlano io cerco sempre di fargli capire il mio punto di vista ed il perche della mia decisione”. Nelle tre gare disputate, l’arbitro venezuelano ha estratto 10 cartellini gialli e due rossi.

Dopo aver realizzato il sogno di arbitrare una semifinale della Coppa America, Argote punta in alto “Adesso la meta é crescere a livello professionale, sopratutto in gare internazionali. Mi piacerebbe essere preso in considerazione per le qualificazioni per il mondiale Russia 2018”.

Argote ha avuto un 2015 da favola, arbitrando quattro gare di ‘Copa Libertadores’, tre del ‘Sudamericano Under 20’, tre della Coppa America (potrebbero aumentare, ci sono ancora due gare da disputare) e la finale del torneo locale.

Se l’arbitro maracucho mantiene questa performance, potrebbe realizzare un altro sogno, quello di scendere in campo per una gara del mondiale. Fino ad oggi, l’unico venezuelano ad arbitrare nella kermese irridata é stato Vicente Llobregat in Germania 1974, dove diresse Italia-Haiti, vinta per 3-1 dagli azzurri.

(Fioravante De Simone/Voce)

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