F1: Pastor Maldonado vuole mantenere la scia positiva

pastor-lotus

CARACAS – Per il campionato mondiale di Formula 1 questo weekend sarà pieno di ricordi, da vivere intensamente insieme alle stupende emozioni che i GP regalano alle migliaia di appassionati che giungono da ogni parte del mondo per seguire i loro affezionati beniamini. Proprio da Silverstone nel lontano 1959 iniziò il primo campionato di Formula 1, vinto dall’Alfa Romeo guidata da Giuseppe Farina che vide per primo la bandiera a schacchi davanti ai compagni di scuderia Luigi Fagioli (secondo), e Reg Parnell (terzo), per un primo podio in assoluto tutto italiano.

Reduce da due settimi posti, conquistati tra Montréal ed il Red Bull Ring, il pilota italo-venezuelano Pastor Maldonado Motta si presenta a Silverstone con l’obiettivo di sfatare un tabù: sul circuito inglese, infatti, il venezuelano non è mai andato a punti. Quest’anno sembra essere arrivata la volta giusta, grazie ad una E23 competitiva e ad uno stato di forma, confermato dalle prestazioni messe in pista negli ultimi GP.

Nel Gran Premio d’Austria, il pilota nato 30 anni fa a Maracay si é è reso protagonista di una bellissima lotta con l’olandese Max Verstappen “È stata una battaglia, una di quelle che mi piace sempre – ha affermato il maracayero durante la conferenza stampa, aggiungendo –Io sono per le battaglie corrette in Formula 1. È vero che ci sono state un paio di occasioni nelle quali siamo stati molto vicini e dove lui mi ha messo un po’ in difficoltà, ma fa parte delle gare. Mi fa piacere che i commissari ci abbiano permesso di continuare a correre, di avere più opportunità di combattere in pista, ed è stato grandioso”.

Le ‘ Zero Orange hard’ e le ‘P Zero White medium’ sono le mescole designate per Silverstone: un circuito veloce e sinuoso che chiede molto agli pneumatici, in particolare durante le molteplici curve ad alta velocità. Ciò si traduce in alti livelli di usura e degrado, soprattutto se la temperatura è elevata, condizione che sembra possa verificarsi quest’anno. Oltre ad essere uno dei tracciati più veloci e storici del calendario di Formula Uno, Silverstone è anche una sorta di gara di casa per Pirelli: a meno di un’ora dal tracciato, a Ditcot, si trova l’hub logistico di Pirelli per gli pneumatici di Formula Uno e un centro d’eccellenza tecnica.

La strategia del vincitore 2014: Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto la gara di 52 giri, con una strategia a due soste. È partito con le gomme medie, fermandosi a montare le hard al 24° giro e rimontando ancora le hard al 41°. La gara è stata interrotta subito da una bandiera rossa, che ha richiesto una ripartenza consentendo ai piloti di effettuare un cambio gomme sulla griglia di partenza. Questa circostanza ha influito pesantemente sulle strategie: sette piloti tra i primi dieci hanno poi fatto una sola sosta.

Il re assoluto della pista inglese è il pilota scozzese Jim Clark, ottenendo ben 5 vittorie nel Gp di Gran Bretagna, delle quali 4 proprio a Silverstone. Subito dietro troviamo Michael Schumacher e Nigel Mansell, che di vittorie nello stesso circuito ne hanno ottenuto 4. L’inglese ha continuato la tradizione insieme con Lewis Hamilton e Damon Hill, che hanno primeggiato rispettivamente nel 2008 e nel 1994.

Nessuno però è mai riuscito a eguagliare i successi dell’ex pilota Ferrari Schumacher e di Alain Prost, altro grande campione automobilistico. Entrambi sono saliti sul podio del circuito inglese almeno 7 volte. La pole position più veloce del circuito di Silverstone è stata quella di Keke Rosberg (padre di Nico) nel 1985, rimasta imbattuta anche grazie alle modifiche strutturali effettuate sul tracciato per diminuirne la velocità, una delle caratteristiche per la quale il circuito era famoso.

(Fioravante De Simone/Voce)

Lascia un commento