M5s e Lega contro la Ue, su Grecia un colpo di stato

Varoufakis, avevo piano, Tsipras ha scelto concessioni

ROMA. – La cocente delusione dei 5 Stelle, la beffarda reazione della Lega, le ironie del centrodestra e la straziata difesa del ruolo giocato da Tsipras della sinistra: l’accordo in extremis raggiunto a Bruxelles sulla Grecia, salutato con sollievo dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella e dal premier Matteo Renzi (“abbiamo rischiato la Grexit”) lascia di stucco le opposizioni in Italia, soprattutto tra i paladini della strenua battaglia di difesa tentata dal popolo ellenico e dal suo governo.

“E’ un colpo di Stato” tuona Beppe Grillo che evoca la “strategia del terrore” quella del “colpirne uno per educarne 19”. “E’ una buffonata” taglia corto Matteo Salvini che imputa all’Europa, “Germania in testa”, di essersi comprata la Grecia per 80 miliardi e ora avverte il premier Italiano: “Diffidiamo Renzi dal tirar fuori dalle tasche degli italiani un solo centesimo di euro per darlo alle banche tedesche che speculano sulla Grecia”.

Ma anche fuori dai soliti toni estremi del M5s e della Lega, le opposizioni sono tutte frastornate. “Questa Europa fa paura. E’ questa l’Europa che volevamo?”, si chiede Renato Brunetta. Ed anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, che pure saluta con favore l’accordo che ha evitato di far passare “la linea di chi voleva fare uscire la Grecia”, chiede ora di “rimettere in discussione i dogmi dell’Europa e non abbandonare i paesi in difficoltà”.

Con lei la sinistra italiana. “E’ un compromesso fra la Merkel e Schaeuble” prende atto Pier Luigi Bersani. Stefano Fassina arriva ad augurarsi che il Parlamento greco bocci l’accordo con un voto “coerente” con il risultato del referendum. E da sinistra si leva un coro di solidarietà nei confronti di Alexis Tsipras. “Hanno provato a ricattarlo, a piegarlo, hanno provato a soffocare nella culla la possibilità di un altro discorso sul futuro della Grecia e dell’Europa” si lamenta Arturo Scotto.

“Piena solidarietà a Tsipras ed al governo greco che hanno fatto tutto il possibile. Al contrario di Renzi, che come al solito, nelle battaglie decisive, risulta non pervenuto” commenta Paolo Ferrero. Prese di posizione che suscitano la reazione dei parlamentari del Pd renziani che attaccano soprattutto Lega e 5 stelle per il sostanziale voltafaccia nei confronti di Tsipras dopo che erano scesi in piazza ad Atene per sostenerlo.

Il premier greco è dunque ora il dente che duole tra i leghisti e i 5 Stelle. “Ha tradito il referendum e la democrazia. La Grecia era ad un passo dalla sua libertà, doveva tenere duro” si lamenta Luigi Di Maio che, dopo il sostegno al referendum del M5s, ora prende le distanze:”Ci batteremo per andare al Governo il prima possibile e troveremo il modo per aiutare i nostri fratelli greci che con quel No hanno avuto più coraggio del loro Governo” scrive il componente del direttorio M5s che conclude: “Tsipras può anche dire addio alla cravatta”.

Fioccano ironiche riflessioni: “Ma il ‘rivoluzionario’ Tsipras che fine ha fatto? Si è calato le braghe” se la ride Matteo Salvini. Per Roberto Calderoli, il premier ellenico “si è dimostrato essere l’esatta copia di Renzi: un burattino nelle mani della Merkel”. “Si può dire, alla fine, che la montagna ha partorito il topolino” commenta anche Raffaele Fitto mentre Mario Monti si esprime con sarcasmo nei confronti del premier greco: “un giocatore di poker che in buona sostanza ha perso”. Maurizio Gasparri imperversa sulla rete con i suoi tweet al vetriolo: “Gli italici gitanti di Atene sprizzano delusione da tutti i pori. Tsipras non era Pericle ma solo Cetto Laqualunque”.

(di Francesca Chiri/ANSA)