Balzo in avanti per il mercato dell’auto in Europa

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TORINO. – Balzo in avanti per il mercato dell’auto in Europa che, dopo la frenata di maggio, fa segnare un aumento delle immatricolazioni a doppia cifra. Secondo i dati Acea, l’associazione dei costruttori europei, a giugno – 22/esimo mese consecutivo di crescita – le nuove auto nel Vecchio Continente e nei Paesi dell’Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera sono state 1.413.911, il 14,8% in più rispetto allo stesso mese del 2014. E’ la più alta crescita tendenziale dal dicembre 2009.

In luce Fiat Chrysler Automobiles, che ancora una volta ha fatto meglio del mercato grazie all’ennesimo exploit di Jeep, che ha quasi triplicato le vendite, e alla crescita del 14,8% del marchio Fiat. Le auto della casa italo-americana immatricolate a giugno sono state 87.438, il 17,7% in più dello stesso mese 2014, con la quota del gruppo che è passata dal 6,1 al 6,4. E in borsa il titolo chiude le contrattazioni a 13,98 euro (+2,72%). A trainare le vendite in Europa sono, in particolare, i cinque major market, tutti in doppia cifra: Germania (+12,9%), Regno Unito (+7%), Francia (+15%) e Spagna (+23,5%).

Ancora un passo indietro l’Italia, che fa segnare un +14,4%. Il consuntivo del primo semestre chiude così con una crescita dell’8,2% e, come osserva il Centro Studi Promotor, proietta il mercato Ue verso un risultato nell’intero anno intorno a 13.500.000 immatricolazioni. “Se così fosse, accuserebbe ancora un calo rispetto ai livelli ante crisi – osserva Gian Primo Quagliano, presidente Promotor – ma con un buon recupero rispetto al calo che ancora si registrava nel 2014 (-19,5%)”. Un buon mese, dunque, per il mercato europeo delle quattro ruote, come osservano tutti i principali player del settore. Che ancora una volta, però, sottolineano la necessità di interventi strutturali – soprattutto in Italia – in grado di riportare le immatricolazioni ai livelli ante 2007.

“Ci auguriamo che la ripartenza della domanda sia incoraggiata in Italia anche attraverso misure destinate a ridurre l’imposizione fiscale sull’autoveicolo, in particolare sul suo utilizzo”, è la ricetta di Anfia, mentre Unrae invita il Paese a seguire l’esempio del piano di rinnovamento del parco adottato per l’ottava volta dalla Spagna. Dura la presa di posizione di Federauto, Associazione che rappresenta i concessionari italiani di tutti i marchi: “Siamo di fronte a un mercato dopato dalla crescita dei noleggi, anche per Expo, e dalle campagne promozionali, senza precedenti, messe in campo dalle Case costruttrici e dai concessionari. Iniziative estemporanee destinate ad esaurirsi perché troppo onerose”.