Marò: Italia chiede rientro di Girone e permanenza di Latorre

++ Marò:Italia chiede rientro Girone e permanenza Latorre ++

ROMA. – L’Italia apre un altro fronte nella complessa partita per risolvere l’annosa situazione dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Roma ha infatti chiesto al tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo d’intervenire fintanto che va avanti il procedimento dell’arbitrato internazionale, autorizzando Latorre a restare in Italia e Girone a farvi rientro. Inoltre, riferisce la Farnesina, è stata chiesta anche la sospensione della giurisdizione a carico dei marò in India.

La decisione è stata presa per “tutelare i diritti dei fucilieri e dell’Italia” nell’ormai lunghissimo braccio di ferro con l’India. La notizia è stata accolta con speranza dalla famiglia Girone. “Ci auguriamo che questa richiesta possa riportare a breve Salvatore a casa”, ha detto Alessandro, fratello di Salvatore, sottolineando come l’Italia, in un momento così delicato, dovrebbe continuare ad essere “unita” e a “sostenere gli addetti ai lavori” per fare in modo che la vicenda sia risolta una volta per tutte.

Roma insiste dunque nella strategia dell’internazionalizzazione della crisi che, dopo 40 mesi di stallo, sembra stia finalmente dando i suoi frutti. Riconoscendo gli obblighi derivanti dalla Convenzione Onu sul diritto del mare (Unclos), New Delhi ha infatti accettato a giugno che sia la Corte permanente di arbitraggio (Cpa) dell’Aja a risolvere la controversia sulla giurisdizione per l’incidente che ha coinvolto il team antipirateria della petroliera Enrica Lexie il 15 febbraio 2012 e in cui sono morti due pescatori indiani.

Dunque la manovra a ‘tenaglia’. Le sentenze del tribunale internazionale per il diritto del mare sono infatti definitive e obbligatorie per le parti della controversia: il tribunale è composto da 21 giudici indipendenti, eletti per 9 anni, e da camere speciali che si occupano di particolari categorie di controversie. Come da prassi, sottolinea la Farnesina, il percorso che porterà il tribunale ad esprimersi sulle istanze italiane dovrebbe completarsi entro “alcune settimane”.

E’ uno scenario che soddisfa Nicola Latorre, senatore del Pd e presidente della commissione Difesa a Palazzo Madama, per il quale rappresenta “un punto di svolta molto importante”. “Ora – aggiunge – attendiamo che l’India faccia le sua valutazioni ma gli ultimi atteggiamenti assunti dalle autorità indiane ci inducono a essere fiduciosi”.

La mossa del tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo raccoglie anche il plauso bipartisan di Elio Vito, deputato di Forza Italia. “Bene richiesta Italia per rientro Girone e permanenza Latorre: finalmente”, scrive su Twitter l’ormai ex presidente della Commissione Difesa di Montecitorio, a cui subentra Francesco Garofani del Partito Democratico. “L’azione diplomatica del nostro governo – commenta il suo successore – è seria e porterà i suoi frutti”.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)

Lascia un commento