Mondiali 2018: il tabù Spagna rovina la festa all’Italia

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ROMA. – Un girone che fino all’estrazione della Spagna era da considerare facile, poi quell’urna poco benevola ha complicato le cose: comunque i pluridecorati iberici devono essere uno stimolo, intanto però bisogna concentrarsi su Euro 2016. Per il Mondiale russo in fondo c’è ancora tempo. Il pensiero del ct Antonio Conte è la sintesi migliore dell’esito del sorteggio mondiale di San Pietroburgo, in cui l’Italia ha trovato nel gruppo G delle eliminatorie europee Albania, Israele, Macedonia e Liechtenstein, oltre alla Roja.

Sarà anche in fase di rinnovamento dopo il fiasco del Mondiale brasiliano, ma la Spagna che sarà rivale degli azzurri rimane un osso molto duro, soprattutto tenendo conto che guadagnerà l’accesso diretto a Russia 2018 soltanto la vincitrice del girone. Quaranta giorni fa, grazie all’1-0 sul campo della Bielorussia, Vicente Del Bosque ha festeggiato con un successo la sua centesima partita alla guida della ‘Roja’, selezione alla cui guida ha conquistato i Mondiali del 2010 ed Euro 2012 (battendo 4-0 in finale proprio gli azzurri, che aveva eliminato ai ‘quarti’ nell’edizione precedente della rassegna continentale, ugualmente vinta) prima di cadere rovinosamente l’anno scorso sui palcoscenici iridati di Salvador Bahia e Rio, contro rivali comunque difficili come Olanda e Cile.

Ora il ct che all’epoca delle sfide con l’Italia potrebbe non essere più in carica (non è detto che rimanga dopo gli Europei in Francia) ha avviato il processo di rinnovamento aprendo le porte della nazionale maggiore a quei ragazzi che tanto hanno vinto con le selezioni giovanili, vedi Thiago Alcantara, Morata, Aleix Vidal, Bartra e Paco Alcacer, e i risultati dicono che il processo di rinnovamento è ancora in atto. Infatti nel loro gruppo delle qualificazioni europee gli spagnoli sono secondi dietro alla Slovacchia di Hamsik.

Con Israele, squadra da non sottovalutare perchè in progresso tecnico, evidenziato in un gruppo europeo con rivali del calibro di Galles e Belgio, l’Italia giocherà il suo primo incontro ufficiale dai tempi dei Mondiali di Messico 1970 e la partita in cui, per un commento ritenuto non appropriato, il grande Niccolò Carosio ci rimise il posto.

Al Liechtenstein toccherà il ruolo della cenerentola, mentre l’Albania di Gianni De Biasi e Paolo Tramezzani è la classica mina vagante, e intanto ‘rischia’ di qualificarsi per Euro 2016. La Macedonia ha ancora l’ex interista Goran Pandev come ‘stella’ e questo dice molto. Così nel dopo-Mondiali 2014 ha perso 5 delle sei partite ufficiali finora disputate.

Un primo commento anche sugli altri gironi fa dire che molto interessante si preannuncia il confronto tra Olanda e Francia nel gruppo A, con la Svezia a fare da terzo incomodo e quindi Ibrahimovic che rischia, ammesso che continui a giocare in nazionale, di saltare un altro Mondiale. La Germania campione in carica dovrà vedersela con team pericolosi come Repubblica Ceca e Norvegia, forti ma non al punto da impensierirla, mentre le teste di serie più fortunate sono state Belgio e Croazia, che nei due gruppi a 5 hanno trovato avversarie sulla carta non irresistibili.

Equilibrio totale nel gruppo D, con Galles, Austria, Irlanda e Serbia che partono alla pari, mentre nell’E la Romania dovrà vedersela con Polonia, altro team in progresso al punto che nel suo girone delle eliminatorie europee comanda davanti alla Germania, e Danimarca, che sogna di tornare a essere la squadra simpatica ma anche molto efficace dei tempi della ‘dinamite biancorossa’.

(di Alessandro Castellani/ANSA)

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