Una perla di Mexes, e il primo derby va a Mihajlovic

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MILANO.- Una prodezza di Philippe Mexes regala il primo derby della stagione al Milan. Mihajlovic si aggiudica il confronto inaugurale con l’amico Mancini e deve ringraziare quel difensore francese, spesso sopra le righe, a cui vuole cambiare l’atteggiamento. “Sono contento della prestazione – ha commentato soddisfatto il tecnico serbo dopo l’1-0 in Cina – questa è la strada giusta. C’è ancora tanto da lavorare, ma i ragazzi sono disponibili. Mi è piaciuto lo spirito della squadra e il fatto di aver subito poco o niente. La mentalità deve essere quella, non solo nel derby, ma in tutte le gare”.

La partita, giocata a Shenzhen per l’International Champions Cup, non può dare grandi indicazioni tattiche e tecniche in vista del campionato. Per un’ora di gioco, infatti, Mancini ha schierato le riserve nerazzurre che non hanno mai messo in difficoltà la difesa rossonera. “Avremo due partite in 48 ore – ha spiegato il tecnico dell’Inter – e per questo ho cambiato la squadra nei primi 60 minuti. La cosa importante è preservarsi dagli infortuni e non volevamo correre nessun rischio”.

Per gran parte della gara ad entusiasmare le migliaia di tifosi presenti sugli spalti sono state le fiammate di Niang, neutralizzato da Carrizo e mal supportato da Matri. Anche Mihajlovic, infatti, ha aspettato fino al quarto d’ora della ripresa prima di far esordire Luiz Adriano e Carlos Bacca. Mezz’ora di gioco che hanno lasciato ottime sensazioni. Bene anche Bonaventura, perché è suo il calcio d’angolo su cui impatta al volo e in acrobazia Mexes. Una magia per coordinazione e gesto atletico festeggiata dall’allenatore serbo con un siparietto: grandi sorrisi, strette di mano e una simpatica pedata nel sedere. Testimonianza del clima positivo che si respira nell’ambiente rossonero.

Nonostante il ko, però, Mancini a fine gara vede comunque il bicchiere mezzo pieno: “Sono contento della nostra prestazione, anche se abbiamo perso la partita. La cosa più importante è che siamo migliorati. Quando sei in questa fase non puoi essere al 100 percento”. In realtà la reazione dei nerazzurri, dopo il gol subito, è tardata ad arrivare e la squadra è sembrata contratta e appesantita fisicamente dalla preparazione.

Al 90′, però, non potevano mancare i complimenti all’amico Mihajlovic: “Con Sinisa ci siamo salutati e abbiamo parlato un po’. Penso che farà bene, mi sembra che la sua squadra stia prendendo forma. Credo che sarà contento”.

Per far sorridere definitivamente il serbo, serve un rinforzo in difesa e continua il pressing per Romagnoli. L’arrivo di Ibrahimovic, poi, alzerebbe il livello di tutta la squadra. Ma lo svedese, ai microfoni di Espn, cambia ancora le carte in tavola: “Ho ancora un anno di contratto al Psg, grande club dove sono felice di giocare. Si parla molto del mio futuro, ci sono discussioni, ringrazio per l’interesse ma sono un giocatore del Psg”. L’addio di Ibrahimovic, in realtà, è molto probabile e il Milan resta alla finestra.

Mancini, invece, aspetta di ricevere in regalo gli innesti in attacco. Shaqiri anche nel derby è rimasto a guardare e Jovetic e Perisic, sono vicini, con il croato del Wolfsburg anche oggi contro il Villareal per l’Emirates Cup ha giocato titolare andando anche in gol. Perisic sta bene, scalpita e Mancini si sfrega le mani.