Camera: approvato il bilancio, risparmi per 220 milioni

camera-piena

ROMA.- Risparmi per oltre 30 milioni di euro che, insieme a quelli del 2013 e del 2014, portano alla cifra di 223 milioni di spese in meno per la Camera dei deputati. Sono alcuni dei dati del bilancio di Montecitorio approvato in un clima acceso dall’attacco di Beppe Grillo, che ha definito la presidente della Camera Laura Boldrini “reginetta della casta” per non aver dato il via libera ad un ordine del giorno anti-vitalizzi. Parole alle quali la Boldrini ha risposto con fermezza: “Ci vuole una certa fantasia a definirmi così. Io per 25 anni ho lavorato i tutti i luoghi più difficili del pianeta accanto alle persone che non avevano diritti, quindi forse devono impegnarsi un po’ di più nell’individuare qualche altra critica, perche’ questa proprio non regge”.

Il provvedimento è comunque passato a larga maggioranza. L’Aula con 294 voti a favore e 100 contrari ha dato il via libera al conto consuntivo relativo all’anno finanziario 2014 ed ha approvato il progetto di bilancio per l’anno 2015 della Camera dei deputati con 292 voti a favore e 110 contrari. Pd, Ap e Sel hanno votato a favore dei due documenti illustrati dai questori della Camera sottolineando come, sotto la guida della Boldrini, le spese per la prima volta dopo 10 anni sono scese sotto 1 miliardo di euro. Contrari, invece, M5S e Lega che non hanno nascosto le proprie perplessità nel corso del dibattito. Non ha votato, infine, Forza Italia in segno di protesta contro la mancanza di un rappresentante azzurro nella composizione del Copasir.

Entrando nel merito delle misure, il costo dei deputati si attesta intorno ai 150 milioni con un leggero aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Si tratta di una cifra di poco superiore ai 139 milioni che ogni anno si spendono per gli ex deputati in vitalizi, pensioni e rimborsi. E proprio sui vitalizi è andato all’attacco Grillo sul proprio blog definendo la presidente Boldrini “reginetta della casta e dei vitalizi d’oro” per aver dichiarato inammissibile un ordine del giorno del M5S che i vitalizi proponeva di abolirli una volta per tutte.

I dati hanno il segno positivo e sono in miglioramento soprattutto grazie ai circa 24 milioni risparmiati con la rescissione dei contratti di affitto di immobili (su tutti i palazzi Marini dell’imprenditore Scarpellini con il quale, però, è in corso una trattativa per nuovi accordi). Scende sensibilmente anche la spesa per i dipendenti e quella legata ai rimborsi per le spese sanitarie.

I questori di Montecitorio hanno definito il lavoro di questi mesi “senza dubbio positivo”, sottolineando che la dotazione per la Camera resta fissata nella misura di 943,16 milioni di euro, oltre che per gli anni 2015 e 2016, anche per l’anno 2017, attestandosi così, per cinque esercizi di seguito, allo stesso livello del 2013, a sua volta inferiore di 50 milioni di euro rispetto al 2012.

“L’obiettivo – spiega il questore Stefano Dambruoso – è ricostruire quel rapporto di fiducia tra cittadini ed Istituzioni che si è drammaticamente lacerato nel corso di questi ultimi anni”.

(di Teodoro Fulgione/ANSA)

Lascia un commento