Immigrazione: Frontex, arrivi record in Europa

In un'immagine diffusa il 18 agosto 2015 dalla Guardia di Finanza, un momento delle operazioni di soccorso al barcone con 312 migranti e 49 cadaveri nel Canale di Sicilia. ANSA/
In un'immagine diffusa il 18 agosto 2015 dalla Guardia di Finanza, un momento delle operazioni di soccorso al barcone con 312 migranti e 49 cadaveri nel Canale di Sicilia. ANSA/
In un’immagine diffusa il 18 agosto 2015 dalla Guardia di Finanza, un momento delle operazioni di soccorso al barcone con 312 migranti e 49 cadaveri nel Canale di Sicilia. ANSA/

BRUXELLES. – Gli arrivi di migranti a luglio hanno raggiunto la cifra record di 107.500, più del triplo dello stesso periodo 2014, oltrepassando per la prima volta la soglia dei 100mila in un solo mese. Così, secondo i dati di Frontex, tra gennaio e luglio il numero degli ingressi in Ue si attesta a 340mila. Nello stesso periodo dello scorso anno la cifra era di 123.500, mentre erano stati 280mila in tutto il 2014. Luglio è il terzo mese consecutivo con cifre record, dopo i 70mila di giugno.

In particolare, sia le rotte del Mediterraneo orientale che quella dei Balcani occidentali hanno registrato arrivi ben al di sopra dei picchi del mese precedente. Questa situazione ha creato una pressione senza precedenti per Grecia, Italia e Ungheria. Il maggior numero di sbarchi a luglio è stato registrato nel mar Egeo – circa 50mila – soprattutto sulle isole greche di Lesbo, Chio, Samo e Kos. Si tratta principalmente di siriani e afghani che arrivano via Turchia.

In Italia gli sbarchi sono stati 20mila, portando il numero complessivo per il 2015 a 90mila: arrivano via Libia e nove su dieci sono eritrei e nigeriani. In Ungheria gli ingressi di migranti sono stati 34.800.

– E’ una situazione d’emergenza per l’Europa che richiede a tutti i 28 Stati di rafforzare il proprio sostegno ai Paesi sottoposti a maggiore pressione – afferma il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri, che rinnova l’appello alle capitali affinché mettano a disposizione mezzi e personale per l’operazione Poseidon in Grecia e Ungheria. La stessa richiesta è stata fatta dal commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos in una lettera ai ministri dell’Interno, l’11 agosto scorso. Ma nonostante la missiva e i reiterati appelli verbali degli ultimi giorni, le offerte restano insufficienti. E il paradosso è che dopo tanti anni di difficoltà budgetarie, Frontex ha già pronti i fondi per pagare affitti e salari.

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