Papa a NY: la Silla Sagrada dei tre falegnami latinos

Pope Francis during his Wednesday general Audience in Nervi Hall. Vatican City, 19 August 2015. ANSA/CLAUDIO PERI
Pope Francis during his Wednesday general Audience in Nervi Hall. Vatican City, 19 August 2015. ANSA/CLAUDIO PERI
Pope Francis during his Wednesday general Audience in Nervi Hall. Vatican City, 19 August 2015. ANSA/CLAUDIO PERI

NEW YORK. – Costruire una sedia sufficientemente “semplice” per un Papa semplice come Francesco: queste le istruzioni che la Santa Sede aveva dato in vista della Messa che il Pontefice celebrerà in settembre a New York. La stanno realizzando in un garage della Contea di Westchester, nello stato della Grande Mela, Fausto Hernandez, Hector Rojas, e Francisco SantaMaria, tre immigranti stagionali ispanici, all’insegna del messaggio di umiltà, modestia e reale preoccupazione per poveri e emarginati caro alla predicazione del Santo Padre venuto dall’Argentina.

La “Silla Sagrada”, sedia santa, dei tre falegnami “latini” ha meritato un editoriale del New York Times oltre ad aver monopolizzato l’attenzione della stampa locale, specialmente in lingua spagnola. La messa è in programma il 25 settembre al Madison Square Garden con la coreografia di Steve Cohen, il tecnico delle luci che disegna i set di scena del cantante Billy Joel e di altri musicisti famosi. Ma la sedia “sagrada” non sarà niente di davvero speciale, a parte il fatto del messaggio all’insegna della semplicità: compensato di quercia con sottili cuscini bianchi e le firme dei tre artigiani.

Volutamente, niente oro: “Non è un trono. E’ una sedia semplice per un Papa che ama la semplicità”, ha spiegato l’arcivescovo di New York Timothy Dolan, che ha assunto il terzetto con l’obiettivo di puntare i riflettori sulle difficoltà dei lavoratori immigranti, spesso privi di documenti, spesso vittima di sfruttamento da parte dei datori di lavoro. Il valore aggiunto della sedia sta infatti nel lavoro di chi l’ha creata nel garage di Port Chester sotto la supervisione di Sal Sanmarco, un salesiano che per anni ha insegnato falegnameria in un liceo della zona.

Hernandez, che viene dalla Repubblica Dominicana, è un membro della Don Bosco Workers (operai Don Bosco), un centro di smistamento per immigranti stagionali del New Jersey la cui campagna “No Pay, No Way” si prefigge di combattere lo sfruttamento di lavoratori spesso clandestini. SantaMaria, un nicaraguense, e Riojas, un messicano fanno parte invece di Obreros Unidos, un’associazione operaia della vicina Yonkers. “Non posso descrivere l’emozione. E’ l’onore più importante della mia vita”, ha detto quest’ultimo alla rete tv Nbc.

(di Alessandra Baldini/ANSA)