Venezuela: nel Táchira, rafforzata la presenza militare

Militares en Táchira
Militares en Táchira
Militares en Táchira

CARACAS – “Escalation” militare. Lo Stato Táchira, dopo le recenti manifestazioni di violenza e l’attacco a tre agenti della “Guardia Nacional”, è stato militarizzato. E lungo la frontiera con la Colombia, che riaprirà domani dopo la chiusura per 72 ore disposta dal presidente Maduro, l’Esercito ha rafforzato la propria presenza con oltre 1.500 uomini.

La notizia è stata confermata dal “Comando Estratégico Operacional” che ha precisato che anche l’Esercito, come altre forze dell’Ordine, sarà impegnato nell’Olp (Operativo Liberación del Pueblo) ordinato dal capo dello Stato. L’Olp interesserà tutto lo Stato Táchira, con particolare attenzione le località di frontiera.

Cresce, quindi, la tensione. L’operazione di polizia nello Stato Táchira, che coinvolge anche l’Esercito, è stata definita dall’Ong Provea, impegnata alla difesa del Diritti Umani, una “pericolosa campagna xenofoba contro i colombiani”.

Intanto, il presidente Maduro è stato smentito indirettamente dalle autorità di frontiera della vicina Colombia. Stando all’agenzia spagnola Efe, per le autorità di frontiera colombiane sono 315 mila i cittadini colombiani che dall’inizio dell’anno ad oggi sono entrati in Venezuela. Di questi, il 70 per cento per turismo. Ed infatti, 307 mila sarebbero tornati in Colombia e solo otto mila rimasti in Venezuela.