Delio Rossi: “A Roma non sará una partita come le altre”

Delio Rossi in sala stampa
Delio Rossi in sala stampa
Delio Rossi in sala stampa

BOLOGNA – Alla Lazio ha vissuto quattro stagioni, culminate con la vittoria della Coppa Italia nell’annata dell’addio. Forse però, le soddisfazioni migliori sono arrivate dai successi nei derby con la Roma: il 3-0 del dicembre 2006 è ancora impresso nella mente dei tifosi laziali, non solo per il risultato ma anche per il tuffo notturno del tecnico riminese nella Fontana del Gianicolo. Delio Rossi è un uomo semplice e spontaneo. Ha preso in mano il Bologna nel finale dello scorso campionato conducendolo poi, con un pizzico di buona sorte alla vittoria dei play-off. E adesso, nuovamente in A, è anche il primo degli allenatori a presentarsi in sala stampa alla vigilia del campionato. Esordio proprio contro la sua ex squadra.

Quali le sue sensazioni alla vigilia?
“Il destino ha voluto che giocassimo a Roma contro una squadra e un ambiente che conosco bene e sicuramente non sarà una partita come le altre. Quando poi inizia la gara è tutto finito. Non saranno dei nemici ma degli avversari”.

Come si presenta il Bologna al debutto in campionato?
“Giochiamo contro una formazione forte, ci vorrà una squadra capace di affrontare l’impegno con la giusta umiltà ma anche con lo spirito di chi ha tutto da guadagnare e niente da perdere”.

Perchè il suo Bologna ha tutto da guadagnare?
“Perchè sulla carta loro sono più bravi e noi adesso un cantiere aperto”.
La Lazio ha appena giocato i preliminari di Champions e tra qualche giorno disputerà la seconda gara.

Può essere un vantaggio affrontarla a cavallo delle due partite che per loro valgono una stagione?
“Dipende dal nostro atteggiamento. Squadre così forti come loro, sono abituate a giocare ogni tre giorni”.

Come si è trovato a Roma durante i suoi anni da tecnico della Lazio?
“E’ una piazza per molti aspetti difficle. All’inizio c’erano parecchie diffidenze e tanti problemi, poi il tempo ha reso l’esatta dimensione delle cose. Col lavoro ne sono venuto fuori e credo di aver lasciato un buon ricordo così come l’ambiente di Roma lo ha lasciato a me”.

Il suo rapporto con la città dove peraltro vive (impegni permettenddo)…
“Non la vivevo in realtà, stavo a casa e andavo al campo. Ancora non ho visto neanche il Colosseo. Ma così ho fatto anche a Genova o a Palermo. Sono stato a Piazza Navona a Roma, soltanto l’anno scorso perchè ha insistito mia figlia”

Ha definito il Bologna un cantiere aperto ma almeno è arrivato Destro…
“E’ giunto sotto le Due Torri con un grande movimento mediatico. Non vorrei che gli venissero date troppe responsabilità, non è questo che chiedo a un giocatore ma chiedo invece che faccia la differenza senza affanni”.

Ci sarà la sua famiglia allo stadio per questo debutto?
“Assolutamente no: loro non ci sono adesso a Roma: la mia famiglia è il Bologna!”

(Emilio Buttaro)

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