La Roma comincia senza squilli, solo un pari a Verona

Verona's Luca Toni (R) and Roma's Leandro Castan in action during the Italian Serie A soccer match Hellas Verona FC vs AS Roma at Bentegodi stadium in Verona, Italy, 22 August 2015. ANSA/FILIPPO VENEZIA
Verona's Luca Toni (R) and Roma's Leandro Castan in action during the Italian Serie A soccer match Hellas Verona FC vs AS Roma at Bentegodi stadium in Verona, Italy, 22 August 2015. ANSA/FILIPPO VENEZIA
Verona’s Luca Toni (R) and Roma’s Leandro Castan in action during the Italian Serie A soccer match Hellas Verona FC vs AS Roma at Bentegodi stadium in Verona, Italy, 22 August 2015.
ANSA/FILIPPO VENEZIA

VERONA.- Ci pensa ancora la vecchia guardia a tenere a galla la Roma. A dispetto di una campagna acquisti ricca di protagonisti, sono due romani doc a firmare la prima di stagione chiusa con il pareggio per 1-1 a Verona. Prima di tutto Daniele De Rossi, che nella prima frazione salva sulla linea a Szczesny battuto. Poi, nella ripresa, e’ un destro dalla distanza di Alessandro Florenzi a riacciuffare un Verona scappato avanti grazie a Jankovic (autentica ‘bestia nera’ della Roma, contro cui segna spesso) e alle ripetute amnesie difensive giallorosse. Dzeko fa intravedere stoffa calcistica, ma non è decisivo; Salah è volenteroso, ma è da rivedere, Pjanic sembra invece già tirato a lucido.

Per il debutto in campionato al Bentegodi di Verona Rudi Garcia preferisce Szczesny a De Sanctis come portiere titolare e schiera Gervinho nel tridente con Dzeko e Salah, le punte di diamante della campagna acquisti. Capitan Totti va, come previsto, in panchina. In difesa c’e’ il rientro di Castan. Dall’altra parte Mandorlini si affida al capocannoniere dell’ultimo campionato, ovvero Toni, mentre Pazzini parte dalla panchina. Squadre speculari con un 4-3-3 chiaramente piu’ offensivo quello giallorosso visto che lo schema disegnato da Mandorlini prevede due esterni come Gomez e Jankovic piu’ propensi alla fase difensiva che a quella d’attacco.

Nel primo tempo si rivela la mossa migliore perchè la Roma gioca palla a ritmi bassi per poi cercare l’imbucata, sulla falsariga della squadra della scorsa stagione, ma a gioco fatto non riesce a innescare la pericolosita’ di Dzeko. L’ex attaccante del Manchester City e’ discreto nelle sponde anche palla a terra, ma il Verona e’ più bravo ad arginarne le potenzialita’ chiudendosi a riccio e ripartendo. Di fatto le azioni degne di nota della Roma nella prima frazione sono due. Prima Nainggolan da ottima posizione, dopo un errato disimpegno di Greco, di sinistro non riesce a trovare l’angolo e chiude centralmente per la facile parata di Rafael. Poi e’ un destro a giro di Gervinho ad uscire di poco sulla sinistra del portiere brasiliano dopo un’azione ficcante.

Il Verona si affida alle ripartenze soprattutto sulla fascia sinistra dove funziona molto bene la catena Gomez-Souprayen con il francese ex Digione che scalda le mani ad un attento Szczesny. Ma la Roma deve dire grazie al suo capitano De Rossi che in chiusura di frazione salva sulla linea un colpo di testa di Jankovic a Szczesny battuto.

Nella ripresa la Roma sembra voler dare piu’ praticita’ al suo gioco offensivo, e un colpo di testa di Manolas scalda le mani a Rafael. Ma e’ un fuoco di paglia. Perche’ e’ il Verona ad avere un’altra ghiotta occasione per il vantaggio. Manolas pasticcia il disimpegno, Hallfredsson lo aggredisce e prova il sinistro a giro respinto a mano aperta da Szczesny, Gomez ribatte di sinistro ma ancora Szczesny dice no. La Roma e’ scossa, anche nervosa. Il Verona capisce che puo’ colpire e al 16′ arriva il vantaggio scaligero. Hallfredsson scodella sul secondo palo, la difesa giallorossa e’ colpevolmente ferma e in ritardo e il tiro di Jankovic questa volta manda al tappetto l’incolpevole. Szczesny.

Garcia mastica amaro e rimette mano alla Roma per dare una scossa ad una squadra che sembra stanca. Ma ad aiutare i giallorossi ci pensa il Verona, anzi l’estremo difensore di casa, il brasiliano Rafael. Il tiro di Florenzi e’ velenoso, ma Rafael sembra sulla traiettoria va con i pugni, ma l’intervento e’ goffo e la palla si infila in porta. Rafael si riscatta un minuto più tardi quando si distende bene e respinge un bel sinistro rasoterra di Dzeko. Poi un sinistro di Siligardi e’ parato a terra da Szczesny, mentre il destro di Pjanic esce di poco sulla sinistra di Rafael. La palla gol più clamorosa capita sul sinistro ancora di Pjanic dopo un bel fraseggio al limite dell’area veneta, ma la conclusione e’ respinta da Rafael sul palo.

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