Marò: la Corte Suprema dell’India sospende l’azione giudiziaria

Italian sorldiers Massimiliano Latorre (R) and Salvatore Girone (L)as they arrived at Ciampino airport, Rome, Italy, 22 december 2012. Salvatore Girone (S) Massimiliano Latorre (D) appena sbarcati dall'aereo che ha condotto i due Mar?? in Italia Ciampino 22 dicembre 2102. ANSA/TELENEWS
Italian sorldiers Massimiliano Latorre (R) and Salvatore Girone (L)as they arrived at Ciampino airport, Rome, Italy, 22 december 2012. Salvatore Girone (S)  Massimiliano Latorre (D)  appena sbarcati dall'aereo che  ha condotto i due Mar?? in Italia Ciampino 22 dicembre 2102. ANSA/TELENEWS
Italian sorldiers Massimiliano Latorre (R) and Salvatore Girone (L)as they arrived at Ciampino airport, Rome, Italy, 22 december 2012.
Salvatore Girone (S) Massimiliano Latorre (D) appena sbarcati dall’aereo che ha condotto i due Mar?? in Italia Ciampino 22 dicembre 2102.
ANSA/TELENEWS

NEW DELHI.- In poco più di 30 minuti, e senza alcun colpo di scena, la Corte Suprema indiana ha preso atto a New Delhi delle decisioni adottate il 24 agosto dal Tribunale internazionale per il diritto del mare (Itlos) di Amburgo, ratificando la sospensione di ogni procedimento da esso disposta e aggiornando il caso “fino a nuovo ordine”. Ma per fare un punto sull’andamento dell’arbitrato internazionale, ed in previsione della fine del permesso di sei mesi concesso in luglio a Massimiliano Latorre per curarsi in Italia, il presidente della sezione n.3 della Corte, Anil R. Dave, ha fissato una udienza per il 13 gennaio 2016, due giorni prima cioe’ della data limite di quella autorizzazione.

Dopo aver conosciuto l’esito dell’udienza Francesco Azzarello, l’agente del governo italiano che ha esposto in sede Itlos le ragioni che hanno indotto Roma a chiedere misure urgenti provvisorie in vista della costituzione della Corte permanente dell’Aja, ha dichiarato che “l’Italia ha preso atto della decisione assunta oggi dalla Corte Suprema dell’India”. Essa, ha sottolineato, “è coerente con l’ordinanza del 24 agosto scorso dell’Itlos che in tale senso si era espresso accogliendo la richiesta italiana”. L’udienza odierna, ha constatato l’Ansa, si e’ svolta in un clima disteso e di sostanziale consenso fra il team di legali dei Fucilieri di Marina e del governo indiano, che hanno dialogato prima e durante il dibattimento.

In una prima fase i tre giudici della Corte (il presidente Dave, Kurian Joseph e Amitava Roy) hanno ricevuto una dettagliata informazione di quanto avvenuto ad Amburgo e dell’ordinanza adottata a maggioranza dall’Itlos (15 a 6) in cui si chiede a India e Italia di “sospendere ogni iniziativa giudiziaria e di non intraprenderne di nuove”. Ad un certo punto il giudice Joseph ha voluto sapere quale fosse stata la posizione del collega indiano nell’Itlos, Chandrasekhara Rao, avendo conferma che era fra quanti avevano votato contro l’ordinanza adottata e che aveva consegnato una opinione in dissenso in cui si diceva che essa era formalmente equilibrata, ma che “in realta’ penalizzava solo l’India”.

L’avvocato degli italiani, Sole Sorabjee, e l”Additional solicitor general’ indiano, P.S. Narasimha, si sono quindi trovati d’accordo sul fatto che l’unica scelta possibile fosse la sospensione dei procedimenti in corso in India. Al termine della discussione il presidente Dave ha quindi dettato l’ordinanza che “sospende tutti i procedimenti fino a nuovo ordine” e fissa provvisoriamente una udienza per il 13 gennaio 2016 “per fare il punto della situazione”. All’uscita dall’aula la netta sensazione fra legali e giornalisti era che di Latorre e Salvatore Girone non si parlera’ piu’ a lungo, e chissà forse mai piu’, nei tribunali indiani.

Ad una domanda dell’Ansa, il procuratore Narasimha, ha confermato che “la situazione effettivamente resta ora congelata”, e che comunque le disposizioni adottate nei riguardi dei due Fucilieri di Marina “restano in vigore”. C’e’ da segnalare infine che durante l’udienza ha preso la parola anche un avvocato che ha cercato di far calendarizzare, magari per lo stesso 13 gennaio 2016, una petizione firmata da famigliari di uno dei pescatori per la reintroduzione nel processo della legge antiterrorismo Sua Act. Liniziativa, pero’, non ha avuto successo.

(di Maurizio Salvi/ANSA)