Scoperto il tunnel interrato del mitico treno d’oro dei nazisti

(FILE) A file picture dated 09 November 2014 of an old mine shaft at the Old Mine Science and Art Centre in Walbrzych, Poland. EPA/MACIEJ KULCZYNSKI POLAND OUT
(FILE) A file picture dated 09 November 2014 of an old mine shaft at the Old Mine Science and Art Centre in Walbrzych, Poland.   EPA/MACIEJ KULCZYNSKI POLAND OUT
(FILE) A file picture dated 09 November 2014 of an old mine shaft at the Old Mine Science and Art Centre in Walbrzych, Poland.
EPA/MACIEJ KULCZYNSKI POLAND OUT

VARSAVIA. – Quasi certamente quello individuato nascosto sotto una collina in Polonia è veramente il leggendario treno carico d’oro e ogni genere di preziosi che i tedeschi avrebbero fatto partire da Breslavia, oggi città polacca, per una destinazione rimasta ignota dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. E non sarebbe quindi solo una “spacconata” il suo annunciato ritrovamento alcuni giorni fa da parte di due ricercatori, un polacco e un tedesco, che affermavano di averlo trovato, senza fornire prove, reclamando il 10% del suo “tesoro”. A Varsavia la scoperta viene confermata “al 99%”: si troverebbe in una galleria nella zona di Walbrzych, nel sud- ovest della Polonia, dove è stato individuato un convoglio nascosto, secondo quanto dichiarato dal viceministro della Cultura polacco. Resta poco chiaro, però, se sia carico di oggetti preziosi, o solo di materiale militare.

La verità si potrà conoscere – ha affermato Piotr Zuchowski, responsabile generale per la conservazione delle opere d’arte – soltanto nel momento in cui sarà finalmente possibile avvicinarlo. Quando non si sa. L’operazione è stata già avviata, ma si tratta di un’impresa tutt’altro che facile, dal momento che il treno risulta minato: con mine di porcellana, fra l’altro, molto difficili da rilevare. Zuchowski ha dichiarato però di aver avuto l’occasione di visionare delle fotografie geo-radar sulle quali era possibile individuare piattaforme e cannoni del convoglio. Proprio la circostanza che fosse stato blindato e superprotetto dai nazisti lascia pensare che a bordo “vi possano essere effettivamente oggetti di valore, o cose molto importanti”.

Insomma, potrebbero davvero riemergere lingotti d’oro, gioielli, opere d’arte, archivi. Tutto quello che il regime di Hitler trafugò da musei e castelli polacchi per impedire che finisse nelle mani dell’Armata Rossa, che era ormai alle porte. Così vuole la leggenda locale, mai dimenticata in Polonia, che affonda nella segretezza dell’operazione e nella grande confusione che regnava alla fine della guerra.

Il ritrovamento è stato possibile grazie alla rivelazione fatta poco prima di morire da un uomo delle SS, che ha partecipato 70 anni fa all’azione di occultamento: una testimonianza raccolta da due appassionati della storia di Walbrzych, un tedesco e un polacco, che preferiscono restare anonimi. Il 18 agosto scorso, attraverso un avvocato, i due studiosi si sono rivolti alle autorità locali, promettendo di rivelare il luogo in cui si trova il “treno d’oro”, rivendicando in cambio il 10% del valore del suo eventuale tesoro.

Dopo gli accertamenti, l’amministrazione locale ha trasmesso queste informazioni, che sono state prese subito sul serio dalle autorità centrali. Secondo l’emittente locale Radio Wroclaw, il treno è nascosto in una galleria scavata dai prigionieri dei nazisti in una scarpata, che inizia al 61/mo chilometro del percorso della ferrovia fra da Wroclaw a Walbrzych. L’esistenza del tunnel è stata confermata da Tadeusz Slowikowski, il ricercatore autonomo che da oltre 50 anni si interessa della questione, e ha trovato le prove della diramazione ferroviaria negli archivi tedeschi.

Secondo lo studioso, però, è poco probabile che in questo tunnel si possa trovare il “treno d’oro”: i nazisti, a suo avviso, portavano i tesori in nascondigli più sicuri nel Terzo Reich. Propende dunque por un convoglio carico di materiale bellico, metalli e minerali.

Intanto, Zuchowski ha assicurato che, se a bordo del treno ci fossero davvero opere d’arte e preziosi, i due ricercatori che lo hanno ritrovato potrebbero ricevere quanto richiedono in forma di un premio dal ministero della Cultura. Il ministro della Difesa, Tomasz Siemoniak, ha garantito dal canto suo che l’esercito contribuirà a rinvenire e disinnescare le mine.

I servizi di sicurezza sul luogo sono comunque in allerta: all’ingresso delle gallerie non mancano collezionisti che sognano il “bottino”. Due persone sospette sono state allontanate dalla polizia. Invece a trarre beneficio immediato da questa incredibile storia, è il bellissimo castello Ksiaz, che domina le gallerie segrete. L’umore qui è alle stelle: nell’ultima settimana, il numero dei visitatori è già raddoppiato.

(Tadeusz Konopka/Ansa)

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