Europa League: l’urna di Montecarlo sorride alle italiane in lizza

UEFA General Secretary Gianni Infantino draws balls during the draw of the play-offs games of UEFA Europa League 2013/14 at the UEFA Headquarters in Nyon, Switzerland, Friday, August 9, 2013. EPA/LAURENT GILLIERON
UEFA General Secretary Gianni Infantino draws balls during the draw of the play-offs games of UEFA Europa League 2013/14 at the UEFA Headquarters in Nyon, Switzerland, Friday, August 9, 2013.  EPA/LAURENT GILLIERON
UEFA General Secretary Gianni Infantino draws balls during the draw of the play-offs games of UEFA Europa League 2013/14 at the UEFA Headquarters in Nyon, Switzerland, Friday, August 9, 2013. EPA/LAURENT GILLIERON

ROMA. – A differenza di quanto era accaduto ieri con la Champions, l’urna di Montecarlo ha sorriso alle tre italiane in lizza nell’Europa League. Il contingente italiano, formato da Fiorentina, Lazio e Napoli, può tirare un sospiro di sollievo, per essere stato inserito in gruppi di qualificazione piuttosto abbordabili. Se il pronostico verrà rispettato, il calcio italiano può calare un bel tris e presentarsi a pieno organico nei sedicesimi.

Il Napoli sfiderà Club Bruges, Legia Varsavia e Midtjylland; più suggestivo il gruppo della Fiorentina, che prevede il ritorno di Paulo Sousa a Basilea (dove si disputerà anche la finale), nella città che lo ha lanciato come allenatore. Stimolanti anche le sfide contro Lech Poznan e Belenenses. Infine, la Lazio: Pioli contenderà la qualificazione a Dnipro, St. Etienne e Rosenborg.

Proprio quest’ultimo gruppo, se si vuole, è leggermente più complicato, perché il Dnipro nella passata stagione ha dimostrato di essere una squadra tosta, eliminando il Napoli in semifinale e arrendendosi (3-2) solo alla corazzata andalusa del Siviglia di Unai Emeri. Rispetto alla scorsa stagione, tuttavia, la formazione ucraina ha perso i migliori elementi: a cominciare da Evgen Konoplyanka, passato proprio al Siviglia, e proseguendo con Nikola Kalinic, superbomber di Europa League con quattro reti, oggi in forza alla Fiorentina. Sempre per rimanere in casa Lazio, non fa paura il St. Etienne che nella passata stagione è stato eliminato da Inter e Dnipro. Da tenere d’occhio l’esterno franco-algerino Romain Hamouma, tre gol in tre partite nella prima fase di Europa League, e il camerunese Assou-Ekotto, arrivato dal Tottenham. Il Rosenborg completa il gruppo: è il club più vittorioso di Norvegia (22 scudetti), ma da quattro anni non riesce a riprendersi il titolo. La squadra di Trodheim punta molto sul centravanti Soederlund, 19 gol in 21 presenze in campionato.

Il Napoli ha trovato il Bruges, lontano parente del club che negli anni ’70 riuscì perfino a guadagnarsi una finale in Coppa dei Campioni, sotto la guida del santone Ernst Happel. Oggi il tecnico è l’ex portiere del Malines-Mechelen, Michel Preud’Homme, che, dopo Piot e soprattutto Pfaff, è stato uno dei migliori esponenti del ruolo nella storia del calcio belga, ma non solo. Preud’Homme punta sul 4-5-1 e il 4-2-3-1, con Diaby e Sutter punti di riferimento; la presenza del costaricano Duarte garantisce sicurezza alla difesa. Anche se, il Bruges arriva da un brutto ko (4-0), nei preliminari di Champions, contro il Manchester United. Il Legia Varsavia è un avversario da non sottovalutare, sempre per la sua storia (nella passata stagione arrivò nei sedicesimi), lo sono meno i danesi del Midtjylland, usciti dalla Champions per mano dell’Apoel.

Per quanto riguarda la Fiorentina, infine, il destino ha voluto che incrociasse il Basilea, ex squadra di Paulo Sousa. Un tuffo nel passato per il portoghese che, nella passata stagione, sfiorò i quarti di Champions sulla panchina svizzera. Il ruolino di marcia del Basilea parla di sei vittorie in sei partite di campionato e solo il Maccabi ha impedito alla squadra ora in mano a Fischer di approdare alla Champions. La difesa è imperniata su Walter Samuel, mentre l’ex pescarese Bjarnason e l’ex interista Kuzmanovic arricchiscono l’organico. Gli svizzeri hanno anche eliminato dal terzo turno di Champions il Poznan, altra squadra del girone, che è completato dai portoghesi del Belenenses, in lizza dopo avere superato Goeteborg e Altach, sulla cui panchina siede l’ex attaccante Sa’ Pinto.