Anche a Caracas festeggiata la Madonna della Santissima Misericordia

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CARACAS. Anche quest’anno, come tradizione, i fontanarosani hanno reso omaggio alla Madonna della Santissima Misericordia presso la Chiesa Nostra Signora di Pompei, nell’Alta Florida. Padre Miguel ha celebrato la Santa Messa ricordando la storia e la tradizione della Madonna del Pozzo e quindi i fedeli hanno seguito l’immagine della Madonna nella rituale processione.

Grazie al Comitato organizzatore, composto da De Dominicis Angelina in Ciavatta, Modano Ennio, Penta Sandro, Guarino Clemente, Furcolo Dante e Colucciello Amodio, i fedeli presenti alla ceremonia, tra cui anche abruzzesi e marchigiani, hanno proseguito i festeggiamenti nel salone dei ricevimenti della parrocchia, assaggiando i piatti delle cucina tipica dell’Irpinia preparati magistralmente dal chef Tirso Herrera: antipasto all’italiana, fusilli, polpettone e deliziosi dolci regionali.

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Fontanarosa è una cittadina che sorge sulle pendici del monte Capo di Gaudio, nella parte centro-settentrionale della provincia irpina. Si presenta compatta nelle case e saldamente articolata nelle vie, che ruotano intorno ad una piazza centrale, intitolata a Cristo Re. Il territorio è in parte pianeggiante, digradando verso la valle del fiume Fredane, ed in parte è collinare e piuttosto accidentato. La regione pianeggiante è molto fertile e le coltivazioni che la caratterizzano sono quelle della vite, dell’ulivo e del grano. Nelle zone alte e boscose hanno una loro diffusione castagni, noci, noccioli e querce.

La storia di Fontanarosa è tutta incentrata in quella dell’antichissimo “Santuario di Maria Santissima della Misericordia”. In un pozzo di Fontanarosa fu miracolosamente rinvenuta la statua in terracotta della SS. Vergine. La statua – tenuta nascosta per sottrarla alla furia persecutrice degli Iconoclasti, che addolorano la Chiesa per ben 116 anni (726-742) – sarebbe rimasta così seppellita se una pastorella, guidata dall’Apparizione della Vergine, non avesse additato agli abitanti del luogo il ricettacolo dove si conservava la Sacra Icona.

Nella vicinanza del pozzo, da cui scaturiva un’acqua che apparve subito portentosa per la salute dei fedeli, fu in breve costruita una Cappella la quale, successivamente ampliata (1731), assunse le proporzioni notevoli dell’attuale Chiesa, detta appunto di “Maria Santissima della Misericordia” o “del Pozzo”.
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Si tratta di un Santuario fastosamente decorato, ricco di doni votivi e di preziosi paramenti sacri. La bella statua della Vergine, con una triplice corona d’oro in testa, è oggetto di profonda devozione da parte degli abitanti e dei pellegrini che accorrono da ogni contrada, specie in occasione dei festeggiamenti annuali.

Grande importanza assume, nella Chiesa, la statua della “Madonna Della Misericordia”, scultura appartenente al Periodo Medievale che alcuni storici ritengono risalga al X – XI secolo. Per tutti i fedeli è un’Immagine misteriosa e Miracolosa: per questo motivo non viene mai rimossa dalla nicchia in cui è custodita, né portata in processione. Il Santuario è meta di pellegrinaggio e punto nevralgico delle celebrazioni relative al famoso “Carro di paglia”, che risale al XVI secolo.

Nel passato, la vita dei contadini Fontanarosani era assai dura, e la Fede nella “Madonna della Misericordia” consentiva loro di affrontare le incertezze del futuro, di alleviare le fatiche dei campi, e dava, al tempo stesso, fiducia circa il buon esito dei raccolti, la guarigione dalle malattie, la buona salute dei nascituri, il tranquillo sonno dei defunti. II Carro, un obelisco alto 30 metri, realizzato con la paglia da parte di abili artigiani del luogo, è l’espressione più tipica della Fede Mariana dei contadini, e di tutta la popolazione di Fontanarosa.

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Ogni anno, il 14 agosto, il “Carro” viene trainato dai buoi dalle campagne circostanti fino al “Santuario della Madonna della Misericordia”. La denominazione “Carro” trae la sua origine, con molta probabilità, dal modo in cui i contadini solevano portare il grano in omaggio alle divinità pagane: appunto su di un carro trainato da buoi. Nel XVI secolo, la comunità di quest’antico paese normanno decise di costruire un solo “Carro -obelisco”, al cui allestimento avrebbe partecipato tutto il popolo: alla rivalità delle contrade succedeva l’appassionata collaborazione di tutti. Più volte ricostruito, e più volte consunto o distrutto dal trascorrere o dalla fatalità di eventi rovinosi – come l’incendio del 1889 – il “Carro” rimase immobile durante gli anni della prima e seconda guerra mondiale.

Rifatto completamente tra il 1947 e il 1952, ha resistito al tempo per altri vent’anni. Dal 1972 la Fede e l’abilità artigianale ed artistica degli abitanti di Fontanarosa, hanno ridato alla Festa di agosto il capolavoro di tutti i tempi. Il nuovo obelisco di paglia ogni anno ripercorre il tragitto dalle campagne di Fontanarosa sino alle porte della “Chiesa di Maria SS. della Misericordia” o “del Pozzo”. Il Rito insieme di ringraziamento, di espiazione e di speranza si rinnova annualmente il 14 agosto.

(Giuseppina Liberatore/Voce)
(Fonte: Wikipedia)