F1Monza: tifo e pioggia, la Ferrari sfida le super Mercedes

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MONZA. – La nuova power unit costata a Mercedes tutti i residui gettoni rischia di trasformare anche il Gp d’Italia in un duello tutto fra Lewis Hamilton e il compagno di scuderia Nico Rosberg. I due hanno dominato le prove libere (l’inglese 21 millesimi più veloce del tedesco: 1’24.279) sfiorando la pole position dell’anno scorso e in casa Ferrari, per tentare l’impresa di ribaltare il pronostico, non resta che affidarsi alle buone sensazioni del giovedì di test, alla spinta del pubblico e magari anche alla pioggia.

“Spero che il grande cuore dei nostri tifosi qua a Monza possa valere come un gettone supplementare per i nostri motori”, è l’auspicio del team principal della Rossa Maurizio Arrivabene che dopo le due prove libere, chiuse al terzo posto da Sebastian Vettel (+0.759) e al sesto da Kimi Raikkonen (+1.101), ha ammesso mimando un binocolo che “servirà molto per vedere le Mercedes, sono ancora molto lontane da noi al momento”.

Concorda Vettel, “ma vediamo cosa succede con il passo gara. La nuova power unit? Tutto bene – ha risposto il tedesco -, non ci sono stati problemi, quindi sono contento”. Il popolo ferrarista spera in lui e in Raikkonen, nel “nuovo Raikkonen”, come lo ha ribattezzato Arrivabene dopo essersi sorpreso a vederlo firmare autografi e godersi il bagno di folla, molto più espansivo del solito.

“Quando l’ho visto pensato che quello non poteva essere Kimi. Sta diventando un bravo ragazzo, oppure – ha scherzato il team principal della Rossa incrociando le dita – significa che domani e domenica pioverà”.

Pur considerando il buon ritmo delle due Force India di Sergio Perez e Nico Hulkenberg, quarto e quinto, ora come ora non ha molte altre insidie la Mercedes. “Io e Nico saremo vicini e sono pronto a duellare”, ha detto Hamilton. “Sembra proprio che ci attenda una battaglia dura fra noi – ha confermato Rosberg -. La nostra macchina è incredibile”. Comunque andranno le qualifiche di domani, domenica faranno gara di rincorsa Alonso, Sainz, Kvyat e Ricciardo, penalizzati rispettivamente di 10 posizioni i primi due, 15 il russo e 25 l’australiano della Red Bull.