Tennis Us Open: Fognini, la più bella vittoria con Rafa Nadal

Fabio Fognini si ferma al "Mutua Madrid Open"
Fabio Fognini si ferma al "Mutua Madrid Open". EPA/JOHN G. MABANGLO
Fabio Fognini of Italy hits a return against Rafael Nadal of Spain during their match on the fifth day of the 2015 US Open Tennis Championship at the USTA National Tennis Center in Flushing Meadows, New York, USA, 04 September 2015.  EPA/JOHN G. MABANGLO
Fabio Fognini of Italy hits a return against Rafael Nadal of Spain during their match on the fifth day of the 2015 US Open Tennis Championship at the USTA National Tennis Center in Flushing Meadows, New York, USA, 04 September 2015. EPA/JOHN G. MABANGLO

ROMA. – Diavolo di un Fognini! L’estroso Fabio non smette di stupire e regalare emozioni, alternando successi strepitosi a sconfitte impensabili, anche per il carattere ‘fumantino’ che lo induce talora a eccessi e intemperanze. Ma ha mantenuto i nervi saldi e la lucidità dei momenti migliori, oltre a esprimere al 100% l’innegabile talento tennistico, nella sua ultima, straordinaria impresa: la terza vittoria, la più bella, in otto sfide con Rafa Nadal. Che ha avuto come teatro l’ Arthur Ashe Stadium, il mega-impianto di Flushing Meadows, capace di 23mila spettatori; ed ha proiettato per la prima volta il 28enne ligure agli ottavi di finale degli Us Open (l’ultimo italiano a riuscirci era stato Davide Sanguinetti nel 2005).

In 3 ore e 46′ di un match avvincente, terminato quasi alle due del mattino, l’azzurro, numero 32 Atp, si è imposto per 3-6 4-6 6-4 6-3 6-4 sul fuoriclasse spagnolo, più vecchio di un anno e 24 gradini più in alto nel ranking, che solo una volta in passato aveva perso dopo essersi aggiudicato i primi due set (ma era 11 anni fa, e di fronte aveva Roger Federer).

“E’ una delle mie vittorie più belle, forse proprio la più bella. Battere Nadal rimontandogli due set in uno Slam come gli Us Open è incredibile. Devo ancora ben realizzare”, ha detto Fabio. “Ho cercato di restare sempre concentrato al massimo e di pensare al mio tennis. E’ stata una gran bella vittoria pure dal punto di vista mentale, ho gestito bene le sensazioni, le emozioni in campo, i momenti delicati. Una goduria..”, ha spiegato. Ora “devo recuperare bene per questi ottavi a New York”, ha aggiunto, rilevando peraltro, con realismo e forse un pizzico di scaramanzia: “Tutte le volte che ho battuto Nadal poi ho perso la partita successiva. Quest’anno è successo prima a Rio e poi a Barcellona…”.

E entrambe lo volte è stato ‘castigato’ da altri spagnoli: la prima da David Ferrer, la seconda da Pablo Andujar. Guarda caso, anche domani il ligure incappa in uno spagnolo, mancino come Nadal, Feliciano Lopez, n. 19. Che, per di più, ha eliminato a sorpresa il canadese Milos Raonic, n. 10. “Serve benissimo e ti fa giocare male perché non ti dà ritmo, ti toglie il tempo”, il commento di Fabio sul prossimo avversario.

L’unica sconfitta rimediata quest’anno contro il maiorchino è stata in finale ad Amburgo, il 2 agosto, quando Fognini si è prodotto in uno dei suoi show al contrario: “Mi hai rotto le palle”, ha esclamato rivolto a Rafa, innervosito per le indicazioni a voce alta di Toni Nadal, suo zio e coach. Ma a fine match i due si sono riconciliati stringendosi la mano. “Sono venuto qui con tanta voglia di fare nonostante non avessi tanti match sul cemento nelle gambe”, ha detto ancora Fabio dopo l’impresa. I suoi numerosi fan sperano che tale voglia di fare lo aiuti a infrangere il tabù del post-Nadal.