Scrittori: Erica Jong ritorna con “Paura di morire”

Erica Jong
Erica Jong
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NEW YORK. – 40 anni dopo “Paura di volare” Erica Jong torna in libreria con “Paura di morire”. Si intitola così il nuovo romanzo della scrittrice che nel 1973, al suo debutto con l’editore Holt, coniò l’espressione della “scopata senza cerniera”, l’incontro sessuale fra sconosciuti veloce come un un sogno, svincolato da rimorsi e sensi di colpa. C’è sesso, ma un sesso diverso, anche in “Paura di morire”.

Una grande attrice sessantenne, Vanessa, si trova presa fra i genitori morenti, un marito che sta invecchiando e l’amata figlia incinta. Nonostante si consideri “una donna felicemente sposata”, e per di più una nonna, Vanessa soffre dell’assenza di rapporti intimi con il consorte. Così mette l’annuncio sul sito per appuntamenti Zipless.com (SenzaCerniera.com) e la vita che aveva conosciuto fino a quel punto comincia a sgretolarsi. Vanessa è terrorizzata dalla morte e soprattutto ha paura di invecchiare, di perdere la bellezza e la sua presa sul mondo. Gli incontri che le procura il sito sono surreali e l’ex attrice teme di aver chiuso per sempre col sesso (trattandosi della Jong non è così).

Applausi a scena aperta di Naomi Wolf, la più giovane autrice di Mito della Bellezza: “C’è un vuoto nella nostra cultura di donne di quell’età come eroine romantiche, come esseri sessuali, come personalità creative, mentre lo stesso non vale per gli uomini”. “Paura di morire”, al di là degli accenni autobiografici, tocca una corda. Non è facile per una donna “over sixty” esser presa sul serio come quando era giovane. E’ un leitmotiv delle performance dell’attrice comica Amy Schumer, la strada in salita di Hillary Clinton, mentre terapisti e guru del sesso hanno pubblicato decine di libri su “Sex for Seniors” e “Sex over 50”.

Dopo “Paura di volare”, che doveva vendere tremila copie nelle aspettative di Holt e divenne un successo planetario, la Jong ha scritto tre memorie, cinque volumi di poesia, otto romanzi tra cui un romanzo storico su Saffo, ma niente ha eguagliato la popolarità del suo primo lavoro. “Fear of Dying” l’ha inchiodata per un decennio alla scrivania. All’inizio la protagonista doveva essere una Isadora (la protagonista di “Paura di volare”) invecchiata, poi questa scelta le è apparsa forzata. Con Isadora presente ma relegata al ruolo di spalla, è Vanessa che fa da alter-ego all’autrice: un viaggio di madre e figlia in una clinica di riabilitazione per drogati ha il sapore del diario e Molly Jong-Fast, la figlia di Erica, ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di leggere “Paura di morire”: “Vedere il periodo che ho passato a disintossicarmi non è certo la mia prima scelta”. Molly, che fa anche lei la scrittrice, non ha letto nessun libro della madre: “Per la mia salute mentale è meglio non farlo”.

(di Alessandra Baldini/ANSA)

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