Francisco, el padre Jorge: film argentino racconta il Bergoglio di Baires

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BUENOS AIRES. – Il primo film sul Papa presentato nella sua amata Buenos Aires. Ieri, sugli schermi di diversi cinema della capitale argentina è uscito ‘Francisco, el padre Jorge’, lungometraggio nel quale uno degli attori più noti del paese, Dario Grandinetti, interpreta appunto Jorge Mario Bergoglio. Girato a Buenos Aires, Madrid e Roma, il film si basa sulla biografia del Papa (‘Francisco, vita e rivoluzione’) scritta dalla vaticanista del quotidiano La Nacion Elisabetta Piqué.

Il film è stato diretto da Beda Docampo Feijoo ed è limitato, come sottolinea appunto il titolo, al periodo nel quale Bergoglio era cardinale e arcivescovo di Buenos Aires: prima quindi dell’elezione del 13 marzo del 2013. In questi giorni, Grandinetti e Docampo Feijoo hanno raccontato a diversi media e tv argentini dettagli e curiosità del film, oltre alle proprie impressioni sulla figura di Bergoglio. “Sono molto attratto dalla sua personalità, è un gesuita, sa mediare e apprezza l’ironia”, sottolinea per esempio Grandinetti, ormai un esperto nell’interpretazione di grandi personaggi argentini, visto che ha ricreato sia Carlos Gardel, mito del tango di Buenos Aires, sia il campione del mondo della Formula 1 Juan Manuel Fangio.

Qualche tempo fa, in Vaticano, Grandinetti ha avuto modo durante un’udienza di vedere il Papa: “E’ impressionante, la gente urla, pare un idolo rock. Ci ha gentilmente dedicato cinque minuti, non abbiamo neppure avuto bisogno di presentarci, sapeva chi eravamo. Ho capito una cosa che mi ha commosso, riesce a entrare in contatto con la gente sul serio”.

E a Buenos Aires d’altra parte “la gente delle ‘villas miserias’ lo aspettano, sanno che la prima cosa che farà quando tornerà in Argentina sarà quella di venire a trovarli”, aggiunge l’attore, precisando di “aver visto, anche ripetutamente, filmati di Bergoglio per immedesimarmi nel ruolo e riuscire a parlare e muovermi come lui”.

“Noi non cercavamo una somiglianza fisica precisa con il Papa, piuttosto ci sembrava importante trovare un attore che rendesse l’idea di un gesuita, del suo modo di rispondere. Mi sono in altre parole concentrato – sottolinea a sua volta Docampo Feijoo – sui contesti della vita di Bergoglio: sapevo per esempio che in famiglia facevano la pasta, che andava allo stadio a vedere il San Lorenzo, che la madre face ascoltare l’opera…”.

(di Francesca Ambrogetti/ANSA)

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