Migranti: anche l’America Latina in soccorso alla Ue

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BUENOS AIRES. – Brasile, Argentina e Uruguay sono i tre Paesi dell’America Latina che hanno accolto o si accingono ad accogliere il maggior numero di rifugiati in fuga dalla guerra in Siria, mentre Messico e Cile hanno già annunciato misure per collaborare con l’Unione Europea. Il Brasile – dove vive una importante comunità siriano-libanese – è stato il leader nell’accoglienza per i profughi: il governo di Dilma Rousseff ha semplificato notevolmente le pratiche per la richiesta d’asilo e, di conseguenza, solo nel 2014 sono arrivati il quadruplo dei siriani sbarcati l’anno precedente. Secondo cifre ufficiali, circa 1.700 siriani si trovano attualmente nel Paese riconosciuti come rifugiati di guerra, ma stime dei media locali indicano che almeno altri 4 mila sono arrivati in Brasile seguendo altre vie, in gran parte grazie all’appoggio delle comunità locali.

In Argentina, le autorità hanno lanciato nell’ottobre scorso il cosiddetto ‘Programma Siria’, che prevede “visti umanitari”. Finora poco più di 200 rifugiati hanno beneficiato di queste misure che si applicano però solo a siriani e palestinesi residenti in Siria, che dispongano di un contatto nel Paese latinoamericano e non abbiano precedenti penali.

Più curioso il caso dell’Uruguay, dove l’anno scorso il governo dell’allora presidente José “Pepe” Mujica fu il primo nel subcontinente ad accettare l’arrivo di rifugiati siriani, accogliendo un primo gruppo di 53 persone nello scorso ottobre, al quale si deve aggiungere un secondo con altre 60. Il primo gruppo di profughi, infatti, si è lamentato del modo in cui sono trattati dalle autorità locali e hanno perfino inscenato un sit in davanti al palazzo presidenziale di Montevideo per chiedere di essere rinviati nei campi del Libano da dove erano stati portati. La protesta è finita solo ieri, con una promessa del governo di esaminare una ad una le richieste delle famiglie siriane.

In Messico, il governo di Enrique Peña Nieto ha promesso piena collaborazione, ma non ha ancora annunciato nessuna iniziativa concreta, malgrado circola da settimane una petizione online in cui si chiede alle autorità di accogliere almeno 20 mila siriani nel Paese.

Per quanto riguarda il Cile, il governo di Michelle Bachelet si è detto “molto preoccupato dalla situazione umanitaria” dei rifugiati di guerra e sta collaborando con la comunità siriana locale per accelerare le pratiche che permettano l’arrivo nel Paese di circa 50-70 famiglie.