Moto: Rossi e Lorenzo al rush finale, ma occhio a Márquez

valentino-rossi-motogp-montemlo-2015-yamaha-gara-10

ROMA.- Cinque gare alla fine del Mondiale 2015, 125 punti da assegnare al migliore. Il ballo per il titolo della MotoGp, che prima di Misano sembrava una faccenda privata tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, potrebbe avere Marc Marquez come nuovo invitato. Con la vittoria nel gran premio di San Marino, reso pazzo dal meteo, il campione in carica ha ridotto a 63 punti il distacco dal leader della classifica ed a 40 quello sul connazionale, reo con una maldestra caduta di aver regalato 11 punti al compagno nel team Yamaha Movistar.

Proprio nel giorno in cui Rossi aveva clamorosamente sbagliato tattica di gara, ritardando il cambio delle gomme nonostante i richiami del suo box. Errore che gli è costato il podio. Il vantaggio di 23 punti su Lorenzo potrebbe essere decisivo od effimero, dipende da come Rossi gestirà la pressione. Esercizio nel quale è maestro, a scapito degli avversari. Entrambi i piloti della Yamaha non dovranno però evitare di ripetere la leggerezza commessa a Misano, cioè “dimenticare” Márquez perché troppo impegnati a marcarsi tra loro. Oltre ad essere un fuoriclasse ed avere l’animo più leggero dei tre, dispone della Honda ufficiale che spesso si è dimostrata un paio di gradini sopra quanto a velocità pura e guidabilità.

Cinque gare alla fine e “Lorenzo ha la capacità per vincerle tutte – la consapevolezza di Rossi – Anche Márquez è sempre forte. Ci sono ancora un sacco di punti in gioco e la lotta sarà dura”. A cominciare dal prossimo appuntamento, ad Aragon (27 settembre). A cavallo tra Silverstone e San Marino, Rossi e Lorenzo hanno svolto due giorni di test privati sul circuito di Alcaniz, perfezionando il setting delle loro M1. Potrebbe essere un piccolo vantaggio sulla concorrenza, specie per il pesarese che qui non ha mai vinto, al contrario del compagno di team, primo l’anno scorso, mentre nel 2013 vinse Márquez. Nel 2014 la gara di Valentino era terminata anzitempo con una brutta caduta ed un trauma cranico.

Arrivare davanti al maiorchino sarebbe fondamentale, per la classifica, ma soprattutto per il morale del ‘Dottore’. Perché il duello poi si trasferirà a Motegi (Giappone, 11 ottobre), circuito decisamente più congeniale a Lorenzo, che vi ha vinto tre volte (con la doppietta 2013-’14), contro una di Rossi. La MotoGp quindi volerà a Phillip Island (Australia, 18 ottobre). Dopo Misano, è la seconda casa di Valentino. Una pista che lo esalta come dimostrano le sei vittorie, l’ultima nel 2014 precedendo Lorenzo e Bradley Smith. Non da meno è Sepang (Malaysia, 25 ottobre), dove ha colto altri sei successi, contro nessuno di Lorenzo. L’atto finale della sfida sarà a Valencia (8 novembre). L’anno scorso vinse Márquez, Rossi e Lorenzo sono in parità (2-2), con i successi del secondo assai più recenti.

Cinque tappe verso l’iride. E se tra il ‘pesciolino’ e lo ‘squalo’ alla fine fosse ‘el Cabroncito’ a godere?