Expo: Festa dell’agricoltura, boom export cibo

Panino a forma dello stivale Italia con prodotti dell'agroalimentare, olio e farina.
Agroalimentare punta di lancia dell'export italiano.

export

ROMA. – Celebrazione in grande stile per la Giornata italiana dell’agricoltura indetta a Expo da Coldiretti. Trentamila gli agricoltori accorsi da tutta Italia a sventolare le bandiere gialle dell’organizzazione ma soprattutto l’intervento del premier Renzi a sollevare l’entusiasmo della platea con l’annuncio che dal 2016 in agricoltura, oltre a essere cancellata l’Imu, sarà tolta anche l’Irap. Interventi che, secondo le elaborazioni del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, presente anche lui all’evento assieme al collega dell’ambiente Gian Luca Galletti, sgraveranno il mondo agricolo di un miliardo di tasse.

Il governo scende dunque in campo a favore di un settore che, come sottolinea Renzi, “non è il passato ma il futuro del Paese”. Del resto i dati presentati da Coldiretti sono più che soddisfacenti. L’export agroalimentare corre a gonfie vele e si stima che a fine anno toccherà il record di 36 miliardi di euro. Un traguardo a cui Expo porta un buon contributo, difatti nei primi due mesi dell’Esposizione si è registrato un balzo export del 10%. Il settore agroalimentare è del resto un forte pilastro dell’economia, rappresentando il 15% del Pil nazionale, con un valore complessivo di 250 miliardi di euro di fatturato, generato da 1,6 milioni di aziende agricole.

Buone notizie anche sul fronte occupazionale: nel secondo trimestre dell’anno gli occupati dipendenti nelle campagne italiane sono aumentati del 5% rispetto al pari periodo 2014, il quintuplo rispetto alla media italiana. A trainare la crescita è il Mezzogiorno, con un balzo in avanti dell’11%, ma anche l’aumento delle lavoratrici nei campi, con un +10% di assunzioni ‘rosa’ in dodici mesi. E’ boom occupati anche tra i giovani sotto i 35 anni, con un incremento del 10% che sale al 21% se si considerano i soli giovani del Sud. “Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea, ed è anche per questo che noi non possiamo tollerare oltre forme di lavoro, come il caporalato, che fanno retrocedere il Paese agli inizi del ‘900” – osserva nel suo intervento il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

A puntare il dito contro il caporalato anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che nel messaggio inviato a Coldiretti ha ricordato l’impegno della Associazione contro “lavoro nero e caporalato” che sono “un fenomeno inaccettabile di illegalità”, una piaga sociale che deve essere eradicata definitivamente”. Il tema caporalato è stato affrontato anche nell’intervento del premier. Renzi osserva infatti come “Sul caporalato non possiamo stare a guardare. Vorremmo evitare un decreto legge, ma se sarà necessario lo faremo”.

Intanto Coldiretti torna a chiedere nella grande giornata di festa dell’agricoltura più tutela per il vero Made in Italy e quindi sempre più trasparenza di filiera ed etichetta di origine, anche come argine “alle tonnellate di derrate alimentari che arrivano nel nostro Paese e diventano improvvisamente italiane”.

(Cristina Latessa/Ansa)

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