Papa: è ora di sfatare i luoghi comuni sulla donna tentatrice

papa-donne2

CITTA’ DEL VATICANO. – “Esistono molti luoghi comuni, alcuni anche offensivi, sulla donna tentatrice, che ispira al male”, “invece c’è spazio per una teologia della donna che sia all’altezza di questa benedizione di Dio per lei”. Lo ha detto il Papa in udienza generale, dopo aver affermato che “la donna, ogni donna, porta una segreta e speciale benedizione per la difesa della sua creatura dal maligno, come la donna dell’Apocalisse che corre a difendere il figlio dal drago e lo protegge”. In piazza San Pietro, davanti a oltre 25 mila persone, papa Bergoglio ha concluso il ciclo di catechesi dedicato alla famiglia, in vista del sinodo d’autunno. E con forza ha proposto “una nuova alleanza dell’uomo e della donna” che in uno “scenario” dominato dalla “subordinazione dell’etica al profitto”, “diventa non solo necessaria ma anche strategica per l’emancipazione dei popoli dalla colonizzazione del denaro”.

“Se abbiamo fede sufficiente, – ha sottolineato il Papa dando respiro universale alla sua riflessione – le famiglie dei popoli della storia si riconosceranno in questa benedizione, chiunque si lascia commuovere da questo si metta in cammino con noi, sarà nostro fratello, nostra sorella, senza fare proselitismo, – ha precisato – no, camminiamo insieme sotto questa benedizione, sotto questo scopo di Dio di farci tutti fratelli nella vita in un mondo che va avanti a nasce proprio dalla famiglie, dalla unione dell’uomo e della donna”. L’unione dell’uomo e della donna, ha argomentato, “è all’origine della storia e include tutti gli esseri umani fino alla fine della storia”.

Così accade che “l’indebolimento del legame coniugale tra uomo e donna porta inevitabilmente all’indebolimento di tutti i legami umani; lavoriamo quindi – ha esortato il Pontefice – per allontanare ogni forma che possa ridicolizzare il matrimonio, ogni forma di ingiustizia e di disuguaglianza, in particolare nei confronti della donna; operiamo per stabilire una nuova alleanza tra l’uomo e la donna che si basi sul rispetto, sull’uguaglianza e sull’amore”.

Papa Bergoglio ha fatto queste esortazioni, con un occhio sia al sinodo che all’incontro mondiale delle famiglie che si tiene a Filadelfia e che concluderà personalmente durante il viaggio negli Stati Uniti, “eventi belli e impegnativi” e “di respiro universale”. Entrambe le scadenze sono dunque viste dal papa latinoamericano come una occasione per i cattolici di aprirsi a prospettive di dialogo con tutti le persone di buona volontà. Ma senza ingenuità: il Papa è consapevole che tecnocrazia e logica del profitto dispongono di “mezzi ingenti e di un appoggio mediatico enorme”, ma che “politica” e “economia” devono tornare a tenere conto della famiglia.

“Dio – ha detto – ha affidato alla famiglia non la cura di una intimità fine a se stessa, ma l’emozionante progetto di rendere domestico il mondo” e “la famiglia è alla base di questa cultura mondiale che ci salva, ci salva da tanti attacchi, tante distruzioni, tante colonizzazioni, come quella del denaro e quelle ideologiche, che minacciano il mondo; la famiglia è la base per difendersi”.

“Dio – ha spiegato in un passaggio ulteriore – ha affidato all’uomo e alla donna l’emozionante progetto di rendere la terra abitabile e tutto ciò che accade tra loro lascia una impronta su ogni cosa; il loro rifiuto della benedizione di Dio, il peccato originale, conduce a un delirio di onnipotenza”. “Una alleanza rinnovata tra l’uomo e la donna – ha ribadito – è per questo necessaria per emancipare i popoli dalla colonizzazione del danaro e per riorientare la politica, l’economia, e trovare una vera strada di coabitazione sociale”.

([email protected])