Venezuela: la tassa aeroportuale aumenta del 900 per cento

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CARACAS – Quale sia oggi il livello d’inflazione è a tutti sconosciuto. E’ uno degli indicatori dell’economia che la Banca Centrale del Venezuela conserva gelosamente nei suoi forzieri, assieme ai preziosi lingotti d’oro. Non sappiamo quanto possa essere utile come riferimento, comunque le autorità competenti hanno reso noto, attraverso un comunicato, la decisione di aumentare del 900 per cento l'”impuesto de salida”. Ovvero, l’imposta che dovranno pagare i cittadini residenti nel Paese per recarsi all’estero.

La “Superintendencia de Administraciòn Tributaria” dello Stato Vargas ha informato che la “Ley de Timbre Fiscal” dello Stato è stata rivista e aggiornata. Il 25 febbraio l’imposta che pagava chi decideva recarsi all’estero era stata portata a 570 bolìvares. Ora sarà a di 5 mila 100 bolìvares.
Nel comunicato la “Superintendencia de Administraciòn Tributaria” precisa che solamente coloro che hanno acquistato il biglietto in data successiva all’entrata in vigore della nuova Legge sul Timbro Fiscale dovranno pagare l’importo aggiornato dell’imposta.

In Venezuela si stima che il tasso d’inflazione, a fine anno, sarà di oltre il 200 per cento. Se si dovesse prendere l’incremento dell’imposta come un indicatore dell’aumento del costo della vita, l’inflazione allora sarebbe dall’inizio dell’anno ad oggi di quasi il mille per cento. Una cifra da capogiro, in un paese in cui, appena un decennio addietro, la spirale inflazionaria viaggiava su due cifre. E ci si lamentava…