Assad prepara l’offensiva di terra

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BEIRUT. – Bonificare la Siria centrale dalla presenza di miliziani siriani anti-governativi e liberare Palmira, la città del sito archeologico romano, dalle mani dell’organizzazione dello Stato islamico (Isis): questi gli obiettivi dell’offensiva di terra che le truppe di Damasco e le milizie filo-iraniane presenti sul terreno si preparano a lanciare con la copertura dell’aviazione russa, secondo i media vicini al regime siriano.

Fonti libanesi collegate al potere di Damasco hanno riferito di un’imminente azione militare delle truppe governative nelle regioni di Homs e Hama, le cui campagne sono costellate di sacche di resistenza di insorti locali, presenti nella zona da quattro anni.

I raid aerei russi si sono concentrati proprio sull’asse Homs-Hama, con alcuni obiettivi colpiti presenti più a nord, nella regione di Idlib, in parte dominata da miliziani qaedisti. Il quotidiano siriano al Watan, vicino al governo, forniva un’analisi della situazione, ribadendo l’esistenza di un’intesa per cui “la Russia attacca dal cielo e l’esercito siriano attacca dal terreno”, in quella che è stata definita “un’offensiva per bonificare la regione dai terroristi”.

Il termine “terroristi” è da anni usato dal regime e dai media controllati da Damasco per indicare chiunque, armato o non, si sia schierato contro l’autorità del clan presidenziale degli Assad, al potere da quasi mezzo secolo e dal 2011 fortemente contestato da una rivolta popolare senza precedenti.

Secondo l’analista libanese Amin Hoteit, vicino al movimento sciita filo-iraniano Hezbollah, l’offensiva di terra siriana potrà anche mirare a “liberare Palmira dai terroristi dell’Isis”.

L’antica oasi nella Siria centrale, dove si trovano importanti rovine romane, è stata conquistata nel maggio scorso dai jihadisti dopo un repentino ritiro delle truppe governative che hanno lasciato sguarnite le difese della città e del sito archeologico.

Le fonti libanesi riferiscono che all’offensiva parteciperanno “centinaia di militari iraniani arrivati in Siria per unirsi agli Hezbollah”.

Unità dei Pasdaran iraniani e i miliziani sciiti libanesi sono dal 2012 presenti nella regione, in particolare tra Homs e Hama, per assicurare la protezione dell’asse stradale che collega la capitale alla regione costiera, feudo degli Assad e dei clan alleati.

L’Iran ha ufficialmente affermato di sostenere pienamente i raid russi “contro i gruppi terroristici”. E fonti delle opposizioni siriane hanno riferito di raid aerei di Mosca contro postazioni qaediste nella regione di Idlib.

Dopo Homs e Hama, il fronte dell’offensiva terrestre potrebbe spostarsi a nord verso Idlib e a est verso Palmira.

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