Cidh non potrà recarsi in Venezuela

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CARACAS – Per il momento nessuna delegazione della Commissione Interamericana dei Diritti Umani avrà il permesso di recarsi ufficialmente in Venezuela.

E’ accusata, infatti, di aver sostenuto il tentativo di colpo di Stato del 2002, quello che per poche ore – dopo la protesta popolare soffocata in un bagno di sangue – depose l’allora presidente della Repubblica, Hugo Rafael Chàvez Frìas.

O, almeno, di non aver alzato la propria voce contro i “golpistas”. Ed ora, se non farà il “mea culpa”, nessuna sua delegazione potrà metter piede nel Paese”.

La Commissione Interamericana dei Diritti Umani, ha affermato categorico Germàn Saltròn, rappresentante venezuelano presso l’organismo, non è degna di visitare il Paese.

Saltròn ha rispedito al mittente l’offerta del relatore speciale per la Libertà di Espressione della Commissione, Edison Lanza.

– Ci siamo recati in 15 Paesi senza alcun problema – aveva precisato Lanza – E’ per questo che abbiamo chiesto al Venezuela l’autorizzazione per visitare il Paese al più presto.

Saltròn ha criticato aspramente il comportamento della Commissione nella prima di quattro udienze sulla situazione dei Diritti Umani in Venezuela.

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