Euroscopio 2015, rassegna di film europei in Venezuela

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CARACAS. – Organizzata dalla Delegazione dell’Unione Europea in Venezuela, insieme con le Ambasciate degli Stati membri dell’Unione ed i rispettivi Istituti di Cultura, oltre alle Ambasciate di Svizzera e Turchia, arriva la XIIª edizione del Festival del Film Europeo “Euroscopio 2015”.
Dal 6 novembre e per oltre due settimane Euroscopio celebra la diversità con una ricca rassegna cinematografica.

In un incontro con i mezzi di comunicazione tenutosi presso la residenza dell’ambasciatore dell’Unione Europea in Venezuela, l’Ambasciatrice Aude Maio-Coliche ha reso noto i dettagli della manifestazione. Quest’anno Spagna, Italia, Francia, Belgio, Polonia, Regno dei Paesi Bassi presenterenno due opere; invece Germania e Danimarca, e le nazioni invitate, Svizzera e Turchia, un solo film.

Quest’anno tutti i film si potranno vedere sia a Caracas che in altre parti del paese: Maracaibo e l’isola di Margarita.

A Caracas si potrà seguire il programa di Euroscopio nel Trasnocho Cultural (dove ci saranno proiezioni gratuite da lunedì a venerdì), Cines Cipreses e in tutta la rete della Cinemateca Nacional, e negli spazi culturali alternativi come il Centro de Artes Los Galpones de Los Chorros, Cine Jardín nella Hacienda La Vega, Teatro César Rengifo di Petare, la Sala de Conciertos de la UCV, la Asociación Cultural Humboldt in San Bernardino e presentazioni del Gran Cine Móvil nel Parque Nuevas Generaciones Urbanas di Caricuao e nella Plaza Los Palos Grandes. A Margarita, nella Plaza Bolívar a La Asunción

Ci saranno opzioni per tutti i gusti, il pubblico potrà scegliere tra una vasta gamma di generi, dalla commedia al dramma, la criminalità, il romanticismo, suspense, avventura, giovani, documentari e adattamenti basati su eventi storici.

Da segnalare opere meritevoli di importanti riconoscimenti internazionali, tra cui gli spagnoli 15 años y un día, di Gracia Querejeta e El Ángel de Budapest; la tedesca El camino de la cruz, del regista Dietrich Brüggemann; dai Paesi Bassi la commedia romantica Soof, diretta da Antoinette Beumer y Finn, storia di ragazzi diretta da Frans Weisz.

Dal Belgio, arriva la commedia El Gran Tour e il thriller La Memoria del Asesino. Danimarca presenta il documentario La Escala Humana.

Francia, Italia e Polonia ciascuno con due film. I francesi 3 Corazones e Maestro; Perez e Il Sole dentro, italiane; i polacchi Influenzia e Rosita. Infine Svizzera e Turchia con Rojo en la cruz e El Bandido.

Il Festival Euroscopio 2015 ha inoltre il sostegno di Queiroz Publicidad, il Circuito Gran Cine, la Fundación Cinemateca Nacional, la Alianza Francesa, il Goethe Institut e l’Istituto Italiano di Cultura.

Durante la conferenza stampa sono intervenuti anche rappresentanti delle istituzioni, delle ambasciate e degli Istituti di cultura involucrati nell’organizzazione del festival cinematográfico.
Douglas Palumbo, Ceo di Queiroz Publicidad che ha coordinato la serie di eventi che accompagnano il Festival, ha accennato anche all’impegno economico che comporta tale manifestazione, soprattutto in rapporto ai costi di noleggio dei film.

Il coordinatore della Fundación Cinemateca Nacional, Rafael Gil ha spiegato che i film saranno proiettati presso il Museo di Belle Arti e il Centro di Studi Latinoamericani Rómulo Gallegos (Celarg), a Caracas e che tutte le funzioni sono ad ingresso gratuito.

José Pisano, responsabile della programmazione del Cine Paseo ha confermato che anche in questo spazio si potranno visionare i film gratuitamente, ma solo nei giorni feriali mentre sabato e domenica ai prezzi abituali. “Tra lunedì e venerdì i biglietti sono gratuiti, basta avere un controllo nel botteghino dove gli spettatori devono ritirare il biglietto per garantire uno spazio nella sala”.

Da parte sua, la nota cineasta Solveig Hoogesteijn ha messo l’accento sulla “grande opportunità” che i cinefili venezuelani hanno di vedere opere d’autore che mettono ancora una volta in evidenza la diversità europea.

I film italiani
La direttrice del nostro Istituto di Cultura, Erica Berra, ha tracciato nei dettagli la trama e i riconoscimenti ottenuti dai due film italiani presenti nella rassegna.

EL SOL ADENTRO

Il sole dentro è un film italiano del 2012 diretto da Paolo Bianchini. Tratto dalla vera storia di Yaguine Koita e Fodè Tounkara, il film è stato presentato e premiato al Giffoni Film Festival.
Il film racconta la storia di due lunghi viaggi che si intrecciano, a distanza di tempo, lungo un percorso che unisce l’Europa all’Africa e viceversa.

La prima è la storia di Yaguine e Fodè, due adolescenti guineani che scrivono, a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani, una lettera indirizzata “alle loro Eccellenze, i membri responsabili dell’Europa“, chiedendo aiuto per avere scuole, cibo e cure.

Con la preziosa lettera in tasca Yaguine e Fodè si nascondono nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles. Inizia così il loro straordinario viaggio della speranza. Quando l’aereo atterra a Bruxelles, un tecnico scopre abbracciati i corpi assiderati di Yaguine e Fodè, accanto alla lettera indirizzata “ Alle loro Eccellenze”.

La loro storia si incrocia, dieci anni dopo, con un altro viaggio, questa volta dall’Europa all’Africa, fatto da altri due adolescenti ed il loro pallone. È la storia del tredicenne Thabo, immigrato originario di N’Dula, un villaggio africano che nemmeno lui sa dove si trovi esattamente, accompagnato dal suo amico Rocco, quattordicenne di Bari.

Provengono dal Sud di quell’Europa piena di contraddizioni, che attira e respinge i popoli, come le onde del mare che unisce e divide. Entrambi i ragazzi sono vittime della tratta dei baby calciatori, dalla quale stanno fuggendo. Attraversano tutto il deserto con solo un po’ di pane e una bottiglietta d’acqua, e dopo 3 mesi arrivano finalmente ad N’Dula.

Nel mese di marzo 2009 Paolo Bianchini, regista e ambasciatore dell’Unicef, accompagnato dal giornalista Piero De Gennaro, da Sabina Bianchini e Giuseppina Capozzi collaboratrici di Alveare Cinema, con la collaborazione della comunità di Sant’Egidio, ha incontrato in Guinea i genitori dei due ragazzi che offrirono la loro vita in nome dei più elementari diritti umani.

Il film è stato riconosciuto come “film di interesse culturale” da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il film ha ricevuto il patrocinio di UNICEF, Save the Children, Comunità di Sant’Egidio, Figc e Agiscuola. Premiato al Festival di Giffoni 2012 nella sezione +10 Premiato al 22° Scrittura e Immagine Chieti Film Festival

PEREZ

Perez è un film del 2014 di Edoardo De Angelis, con Luca Zingaretti, Marco D’Amore e Simona Tabasco.
Demetrio Perez è un famoso avvocato penalista napoletano che anni prima era considerato uno dei migliori nel suo campo, ma essendosi fatto troppi nemici, adesso si è ridotto a fare l’avvocato d’ufficio. La sua vita comincia ad andare a rotoli quando sua figlia Tea si innamora follemente di Francesco Corvino, figlio di un boss della camorra. Nonostante la riluttanza di Perez, Francesco afferma di essere sinceramente innamorato di sua figlia.

Luca Buglione, boss di un clan rivale dei Corvino, capendo di essere arrivato al capolinea, decide di costituirsi, facendosi rappresentare da Perez e stringendo con lui un accordo: se l’avvocato avesse recuperato per lui una partita di diamanti di contrabbando, egli avrebbe testimoniato come pentito a sfavore di Francesco. Perez accetta e si reca nel posto stabilito insieme al collega Ignazio Merolla, recuperando i diamanti dallo stomaco di un toro.

Francesco, incriminato per l’omicidio a sangue freddo di una coppia di anziani, si vede costretto ad organizzare una fuga in Spagna. Quando però scopre che Perez è l’avvocato del boss rivale, il suo atteggiamento cambia completamente: prende in ostaggio lui e sua figlia perché lo portino nella località segreta dove Luca Buglione viene tenuto sotto protezione come collaboratore di giustizia.

Buglione stabilisce un incontro notturno con l’avvocato per farsi consegnare i diamanti: Francesco va con Perez e Tea all’appuntamento e, approfittando del buio della notte, tenta di sparare di sorpresa al boss rivale ma Perez lo investe, uccidendolo.

La costruzione di questo noir richiede una cura attenta che De Angelis si concede senza fretta e stratificando la vicenda del debole avvocato, insonne e dal whisky facile, della figlia che si ribella innamorandosi dell’uomo sbagliato e dell’affascinante criminale in cerca di redenzione.

Non si notano troppo alcune sfilacciature della sceneggiatura, superate dal ritmo sinuoso di un film che si avvale di buone interpretazioni – da segnalare il talento febbrile dell’esordiente Simona Tabasco – e di una conclusione in linea con una storia di marginalità, senza eroi né vincitori, ma al massimo con personaggi che si difendono e facendolo si scoprono incassatori di livello e forse anche attaccanti, di rimessa.

Il film ha ricevuto nel 2015 il Nastro d’argento e il Globo d’oro come migliore attore a Luca Zingaretti

Gli interessati possono visionare la programmazione del Festival sui social network attraverso:
Facebook: delegacionunioneuropea; Facebook: Circuito Gran Cine; Instagram: UEenVenezuela
http://eeas.europa.eu/delegations/venezuela/index_es.htm
www.cinemateca.gob.ve
www.grancine.net

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