Sudamericanamente: la lunga stagione del Teatro dell’Opera di Roma in America Latina

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CARACAS. – Con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, il 15 novembre alle 3.00 del pomeriggio prende il via una festa interamente dedicata alla musica, una lunga immersione nella storia dell’Opera italiana.

Prima, un’esposizione intitolata “Sudamericanamente: La lunga stagione del Teatro dell’Opera di Roma in America Latina” e poi nella Sala Ríos Reyna per partecipare al galà “Viva l’Opera e la Canzone italiana” con l’Orquesta Juvenil Evencio Castellanos, sotto la direzione del Maestro Alfredo Rugeles.

La mostra “La lunga stagione del Teatro dell’Opera di Roma in America Latina: Sudamericanamente” è stata realizzata dal Teatro dell’Opera di Roma, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata l’Italia a Caracas.

L’Archivio Storico del Teatro dell’Opera di Roma ha scelto il suo patrimonio documentale completo, schizzi, disegni, costumi, fotografie, manifesti, articoli di stampa e testimonianze audio del periodo tra il 1900 e il 1928, per mettere in evidenza lo stretto rapporto che per molti anni ha unito entrambe le sponde dell’Atlantico e lo spirito indomito di questo importante teatro, che attraverso l’arte decideva di superare le difficoltà, le paure e gli ostacoli che nemmeno l’inizio della prima guerra mondiale riuscì a fermare.

Con oltre 100 anni di attività, il Teatro dell’Opera di Roma ha svolto un ruolo importante nel diffondere l’arte lirica all’estero. Tra il 1900 e il 1928, allora si chiamava Teatro Costanzi, organizzava ogni anno stagioni liriche dei teatri più importanti in America Latina, tra cui il Colón di Buenos Aires e il Municipale di Santiago del Cile.

Nonostante gli eventi bellici e le difficoltà finanziarie di quegli anni, furono messe in scena con grande successo le più importanti opere del repertorio operistico italiano, eseguite dai più famosi artisti del melodramma, come Enrico Caruso e Beniamino Gigli.

E adesso, per due mesi, il pubblico venezuelano avrà la possibilità di entrare nel mondo artistico di uno dei più importanti ed emblematici teatri d’Italia e del mondo.

A seguire, dopo la mostra, il pubblico caraqueño potrà assistere al concerto dal titolo “Viva l’Opera e la Canzone italia” nella Sala Ríos Reyna con l’Orquesta Juvenil Evencio Castellanos, sotto la direzione del Maestro Alfredo Rugeles e con la partecipazione del soprano Dorian Lefebre e i tenori Francisco Morales e Juan Luis Dominguez, insieme a giovani promesse del Bel Canto che si esibiranno con le più belle arie, duetti, quartetti e sestetti di importanti compositori italiani quali Bellini, Puccini, Verdi, Rossini e Donizetti.

La serata sarà condotta da Isabel Palacios, che intratterrà gli spettatori attraverso i momenti musicali più importanti della storia.

Oltre a queste opere immortali, i cantanti lirici di fama Francisco Morales, Juan Luis Dominguez, Diego Golf e Franklin De Lima, appartenenti al gruppo Ankora, uniranno le loro voci per interpretare le indimenticabili canzoni del repertorio classico italiano e napoletano.

La produzione generale è di Milvia Piazza.

I biglietti, a prezzi popolari, saranno in vendita nel botteghino del Teatro Teresa Carreño e attarverso www.solotickets.com

(Eliseo Paolini/Voce)

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