Commercio estero: agroalimentare record sui mercati esteri

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ROMA. – L’agroalimentare continua a trascinare il made in Italy all’estero, registrando a settembre un incremento annuo sui mercati stranieri del 14% per i prodotti freschi dell’agricoltura e del 4,3 per cento per i prodotti dell’industria alimentare. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, analizzando i dati Istat.

Numeri importanti – aggiunge la Cia – che evidenziano ancora una volta il successo dell’agroalimentare italiano nel mondo, che nei primi 9 mesi dell’anno tocca già 27 miliardi di euro, frutto del boom dell’export agricolo (+13,3% nel periodo gennaio-settembre) e della crescita costante di quello alimentare (+6,7% sempre nei nove mesi).

“Variazioni positive – osserva il presidente della Cia, Dino Scanavino – che assumono una connotazione ancora più importante se si considera che la crescita è stata trainata da mercati strategici, a partire da quelli dell’Area Euro. Germania, Francia e Regno Unito, ad esempio, hanno complessivamente acquistato cibi e bevande ‘made in Italy’ per circa 10 miliardi di euro nei primi tre trimestri del 2015.

E poi l’importante mercato Usa, dove le vendite di prodotti alimentari nazionali sono cresciute del 22,5% superando i 2,6 miliardi di euro”.

“E’ chiaro quindi che il settore può dare un contributo fondamentale al rilancio dell’economia italiana, in un quadro che è ancora di stagnazione – continua Scanavino – Eppure, non bisogna dimenticare che l’agricoltura, gli agricoltori, faticano ancora.

I prezzi in caduta libera di molti comparti, uniti a costi di produzione spesso insostenibili e all’eccessivo carico burocratico mettono a rischio la redditività delle imprese”.

“Non è più rinviabile – conclude Scanavino – un progetto di rilancio dell’intera filiera agroalimentare che passi attraverso strumenti moderni, organici, selettivi, e attenti all’insieme delle opportunità ed esperienze che il mondo agricolo presenta”.

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