Nasce Crews, alleanza per allerta precoce di disastri

Disastri

LE BOURGET. – In caso di eventi climatici estremi, diventati sempre più frequenti negli ultimi anni, allertare le popolazioni il più presto possibile è di vitale importanza. Ma ai Paesi più vulnerabili spesso mancano infrastrutture necessarie per rilevare i segnali di pericolo e lanciare l’allarme in modo efficace, perchè complesse e costose.

Per aiutarli su questo fronte è nata ‘Crews’, un’iniziativa mirata a “rafforzare il sostegno tecnico e finanziario” per ridurre il “deficit dei sistemi informativi e di allerta precoce” delle aree in via di sviluppo.

Lanciata dalla Francia, insieme a un team di Paesi donatori guidato dalla Norvegia e a diverse istituzioni internazionali (tra cui Banca Mondiale, Organizzazione meteorologica mondiale e Ufficio Onu per la riduzione dei disastri), la coalizione punta a “obiettivi operativi”, per aiutare concretamente le popolazioni di zone soggette a siccità, cicloni e inondazioni a rilevare i rischi, ma anche a studiarne la ricorrenza e i segnali premonitori per prepararsi alle catastrofi invece di subirle.

Un progetto che nasce anche dalla consapevolezza di quanto gli abitanti di Paesi soggetti alle conseguenze dei cambiamenti climatici siano preoccupati, spesso tanto da voler scappare.

Secondo un sondaggio realizzato dall’Istituto delle Nazioni Unite per l’ambiente e la sicurezza umana, la percentuale di famiglie che si dicono pronte a migrare per lo “stress climatico”, causato dalla frequenza di eventi distruttivi, supera il 35% in diversi Stati insulari del Pacifico, sfiorando addirittura il 70% in Kiribati.

Sono però meno di un quarto le famiglie che avrebbero i mezzi finanziari per emigrare, mentre la gran parte si trova “intrappolata” in questa situazione di incertezza e disagio costante.

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