Coppa Italia: Di Natale super, Udinese agli ottavi

Di Natale
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Di Natale

UDINE. – Colantuono ‘cancella’ il proprio passato nerazzurro. Trascinata da un Di Natale in perfetta forma, la ‘sua’ Udinese schianta le seconde linee dell’Atalanta di Edy Reja, nel quarto turno eliminatorio della Coppa Italia: negli ottavi troverà la Lazio all’Olimpico.

L’Udinese sblocca subito il risultato, al 5′, con un rigore concesso per un fallo di mano di Cigarini in area. Di Natale trasforma dal dischetto, spiazzando Bassi. I ritmi della partita restano bassi per tutti i primi 45′. Eppure l’Atalanta le sue occasioni per pareggiare le colleziona comunque.

A sventarle ci pensa il giovane portiere Meret, che Colantuono manda in campo con l’altro friulano Pontisso, cui affida le chiavi in cabina di regia: al 20′ para su Monachello, al 21′ chiude lo specchio della porta a D’Alessandro, smarcato in area in ottima posizione su palla persa da Pasquale.

Nel finale di tempo Di Natale calcia a giro di poco a lato il pallone del possibile 2-0, su assist di Perica. Così come, subito dopo, il giovane Conti, impiegato da Reja nel turn-over immancabile anche tra le fila nerazzurre, spreca la palla del possibile pareggio, calciando alto sopra la traversa, da due metri, lasciato colpevolmente tutto solo da Pasquale.

Il risultato cambia rapidamente nella ripresa. Dopo 3′ l’Atalanta si rimette in partita quando Monachello supera un incolpevole Meret con un colpo di testa su cross di Brivio. Ma al 12′ l’Udinese si riprende il vantaggio: cross dalla sinistra di Ali Adnan e colpo di testa di Perica.

Il passaggio del turno dei bianconeri viene messo in sicurezza dal capitano Antonio Di Natale con una prodezza delle sue che mostra come il bomber friulano sia in forma più che smagliante, a dispetto delle voci di un suo possibile addio al calcio giocato già a fine dicembre. Una manciata di minuti prima che Colantuono lo richiami in panchina per Aguirre.

Di Natale esce tra gli applausi del pubblico del Friuli, tutto in piedi a celebrare le sue prodezza. Le ennesime di una carriera scintillante.

(di Elena Viotto/ANSA)