In America si vendono sempre più armi, record per Black Friday

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NEW YORK. – I numeri sono impressionanti. Nel 2015 in America c’è stata in media più di una sparatoria di massa al giorno: 355 in 336 giorni, dove per “mass shooting” si intende un episodio in cui rimangono uccise o ferite più di quattro persone. Una lunga scia di sangue che non ferma la corsa alle armi. Gli americani continuano a comprarle numerosi e, ogni volta che c’è una sparatoria, la corsa si fa sempre più veloce con il timore di una stretta delle norme per l’acquisto.

La strage nel centro per disabili in California, dove sono morte almeno 14 persone, non solo è la peggiore dell’anno, ma anche una delle peggiori tragedie della storia recente degli Stati Uniti, insieme alla strage di Sandy Hook, dove tre anni fa 26 persone, tra cui 20 bambini, sono stati uccisi.

Una strage quella di San Bernardino che fa salire a 462 il bilancio dei morti nelle sparatorie dall’inizio dell’anno, che hanno lasciato a terra anche 1.314 feriti.

La maggior parte delle sparatorie di massa avvenute fra il 2009 e il 2015 sono state per il 57% frutto di violenze domestiche, con la metà delle vittime donne. L’11% dei casi è legato a segni di infermità mentale da parte del killer prima dell’attacco. Più del 60% dei killer era autorizzato al porto di armi e aveva la fedina penale pulita.

La fotografia degli Stati Uniti alle prese con le sparatorie non ferma la corsa alle armi. Nonostante il pressing del presidente Barack Obama per norme più severe, il dibattito sulle armi non decolla. Poco dopo un incidente sembra imporsi sulla scena politica, soprattutto durante un periodo di campagna elettorale, ma poi viene accantonato.

E ogni volta che sembra affermarsi l’unico risultato certo è quello di un aumento delle vendite di armi. Un esempio è il Black Friday, la giornata dello shopping per eccellenza con i prezzi più bassi dell’anno, quando è stato registrato un aumento del 5% del numero di background check, i controlli da parte dell’Fbi.