Francia: elezioni in stato d’emergenza, FN sempre in testa

Front National di Marine Le Pen
Front National di Marine Le Pen
Front National di Marine Le Pen

PARIGI. – Ultime ore per la gauche e la destra moderate, in Francia, per scongiurare una storica vittoria elettorale del Front National di Marine Le Pen. In un’elezione regionale prenatalizia e con il Paese ancora sotto shock per attentati terroristici del 13 novembre, l’estrema destra è il partito più votato al primo turno.

Marine Le Pen e la nipote Marion potrebbero diventare le prime due presidenti di regioni del Front National in Francia, rispettivamente nel Nord-Pas de Calais e nel PACA, la Provenza Alpi Costa azzurra dove la giovane rampante ha ereditato la candidatura del nonno in terre considerate fedelissime.

Negli ultimi giorni, i sondaggi danno in ripresa una sinistra di governo che resta staccatissima, di 7-8 punti in media nazionale, e in lieve flessione il FN, che però aveva guadagnato moltissimo sull’onda emozionale delle stragi. Anche se, come nota Le Monde, il tema della sicurezza esula completamente dai poteri delle regioni.

Ma queste elezioni, come sanno tutti in Francia, sono l’ultimo appuntamento con le urne prima delle presidenziali della primavera 2017, l’appuntamento della vita per Marine Le Pen. Proprio il quotidiano del pomeriggio è sceso in campo con la massima decisione, con un editoriale dal titolo “Front National, questa impostura”:

“A tutti coloro che, esasperati dai fallimenti o dall’impotenza dei partiti al potere da decenni, vogliono sostenerlo per meglio esprimere la loro sfiducia o la loro rabbia – scrive il direttore Jerome Fenoglio – bisogna ripetere che questo partito rappresenta una grave minaccia per il Paese. La sua ideologia, le sue proposte sono contrarie ai valori repubblicani, all’interesse nazionale e all’immagine della Francia nel mondo”.

La “fraternità” se ne andrebbe in frantumi con il ripristino della pena di morte, l’economia finirebbe a mal partito, come hanno ripetuto in settimana, con forza, gli industriali, preoccupatissimi.

Dopo questi ripetuti allarmi, i sondaggi – anche per l’effetto popolarità del presidente Francois Hollande, che si è impennata dopo gli attentati – danno una gauche in ripresa. L’indagine Ipsos per Radio France e France Television, l’insieme delle emittenti pubbliche, rivelano che il FN perde voti complessivamente, pur restando in testa (dal 30 al 29,5%).

Al secondo posto, cala anche la destra di Nicolas Sarkozy di mezzo punto (ora al 28,5%), mentre i partiti di governo salgono dal 22 al 23%. Sempre divisi, come nella coalizione nazionale, i Verdi, che avrebbero da soli il 7%.

Escludendo poco probabili sorprese di vittorie al primo turno, il Front National potrebbe realisticamente aggiudicarsi il nord di Marine e il sud di Marion, mentre a forte rischio è l’Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena, il nord-est. In queste tre regioni il FN avrebbe forti chances di vittoria nel caso di triangolari in cui nessuna delle altre due componenti desistesse in omaggio al “voto repubblicano”.

Dai vertici del Partito socialista e del governo sono arrivati incoraggiamenti dai toni molto decisi ai francesi affinché non disertino le urne: “Astenersi – ha affermato il segretario socialista Jean-Christophe Cambadelis – è come votare Front National”.

(di Tullio Giannotti/ANSA)