Mattarella e la Giornata internazionale del Volontariato

Un momento della cerimonia sulla Giornata Internazionale del Volontariato svoltasi al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Roma, 5 dicembre 2015. ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ FRANCESCO AMMENDOLA
Un momento della cerimonia sulla Giornata Internazionale del Volontariato svoltasi al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Roma, 5 dicembre 2015. ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ FRANCESCO AMMENDOLA
Un momento della cerimonia sulla Giornata Internazionale del Volontariato svoltasi al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Roma, 5 dicembre 2015. ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ FRANCESCO AMMENDOLA

ROMA.- “Un Paese impaurito, un Paese dove si costruiscono muri, un Paese dove si allentano i legami sociali è un Paese più debole”. Al contrario, un Paese “unito” e “solidale” è un Paese “più forte” e “in grado di affrontare le sfide del nostro tempo”. Come ad esempio i flussi migratori – “dovuti alle guerre e alle persecuzioni, alle privazioni nei Paesi del Medio Oriente e dell’Africa”- che “ci richiedono, senza rinunciare alla sicurezza, un di più di accoglienza e di disponibilità”.

Sergio Mattarella parla di fronte a una platea di volontari. L’occasione è la Giornata internazionale del Volontariato, la festa di oltre “6,5 milioni di italiani”. Un milione i giovani, sottolinea la Fondazione Volontariato e Partecipazione. Con addosso le proprie divise, di volontario in Protezione civile o Croce Rossa, o vestiti in abiti civili, una rappresentanza “dell’Italia migliore” è stata accolta al Quirinale, alla presenza della presidente della Camera, Laura Boldrini, del ministro del lavoro Giuliano Poletti.

Una cerimonia ‘sui generis’, che è riuscita a commuovere e allo stesso tempo a strappare sorrisi, quello del Presidente Mattarella in primis. Grazie per essere qui con noi, ha detto Geppy Cucciari, arruolata per la conduzione, rivolgendosi al Capo dello Stato, “nonostante sia impegnato praticamente tutto il giorno con la sua attività principale: preparare il discorso di fine anno. Sarà la sua prima volta… ovviamente ci tiene. Guardi, se posso rassicurarla… l’ascolto dovrebbe essere buono: le reti unificate aiutano…”.

Tra i volontari c’è chi si occupa dei poveri, dei detenuti, ma anche della tutela dei beni culturali. E poi c’è Marta Bernardini, 27 anni, che si è trasferita a Lampedusa. “Qui si è alla frontiera – racconta – le persone che arrivano non sono solo immagini alla televisione, ma persone vere, che mettono in discussione la nostra umanità. Non possiamo continuare a contare i morti, vorremmo parlare di corridoi umanitari e del rispetto delle leggi che tutelano chi fugge dalla violenza”.

“I problemi che abbiamo di fronte – ha osservato Mattarella parlando ai volontari – sono gravi e numerosi e il vostro contributo è necessario”. C’è la povertà da “debellare, perché non è degna di un paese civile”; ci sono i “flussi migratori” che “richiedono un di più di accoglienza e di disponibilità”, “periferie urbane ed esistenziali da risanare”, la tutela dell’ambiente.

“Sono certo che non vi tirerete indietro”: “in questo periodo in cui la paura aumenta, in cui cresce la tentazione di chiudersi nei propri steccati”, “è necessario rafforzare la solidarietà e la coesione di cui voi tutti siete testimoni e portatori”. Quella dei volontari è un’energia “osmotica e dialogante”, “una grande risorsa per il nostro Paese”. Perché – ha puntualizzato Mattarella – lo Stato da solo non basta”. E allora ai “valori senza confini” del volontariato che sono “solidarietà, gratuità, generosità, impegno” si aggiunge “sacrificio”.

Subito il richiamo alla dottoressa volontaria in Kenya, Rita Fossaceca, rimasta uccisa. “Il suo sacrificio – ha detto Mattarella, chiedendo un minuto di silenzio – è l’ultimo di una lunga serie che ha riguardato volontari e cooperanti italiani nel mondo”. Rita Fossaceca è stata ricordata pure dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, parlando delle “persone normali che in silenzio fanno cose straordinarie” mentre il presidente dell’Anci, Piero Fassino ha sottolineato come “con il vasto e ricco mondo del volontariato i Comuni collaborino ogni giorno per realizzare iniziative a vantaggio dei cittadini”.

(di Alice Fumis/ANSA)