Crescono le entrate tributarie, la lotta all’evasione arranca

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ROMA. – Crescono le entrate tributarie con 11 miliardi in più nei primi 10 mesi dell’anno (+7 miliardi al netto delle partite straordinarie). Una crescita corroborata dagli incassi Iva che continuano a risentire del buon andamento degli scambi interni ma anche degli incassi per lo ‘split payment’. Va male invece il gettito della lotta all’evasione attraverso accertamenti e controlli che registra un segno meno (-110 milioni).

Il Mef fornisce il quadro dei primi 10 mesi dell’anno che mostra in qualche modo segnali di ripresa, soprattutto alla voce Iva, ma induce qualche timore sul fronte della lotta all’evasione che già da mesi però mostra segni di debolezza.

Nel periodo gennaio-ottobre 2015 – spiega il Mef – le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 331.674 milioni di euro, con un aumento del 3,5% (+11.129 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014. Ai fini di un confronto omogeneo, neutralizzando entrate straordinarie del 2014 e tenendo conto degli elementi che hanno determinato l’andamento delle ritenute di lavoro dipendente, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del +2,2% (+7.096 milioni di euro).

La crescita delle entrate tributarie compensa così ampiamente il venir meno del gettito dell’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, pari a 1.791 milioni di euro, e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni.

Tra le imposte indirette prosegue la crescita delle entrate Iva che aumentano di 3,373 miliardi (+3,9%) grazie all’andamento positivo della componente relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base all’applicazione dello “Split Payment” (+5,1%, pari a +3.852 mln). In calo il gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (-4,4% pari a -479 milioni di euro).

Complessivamente per le imposte indirette il gettito ammonta a 152.192 milioni, in aumento dell’ 1% (+1.556 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014. Le imposte dirette registrano un gettito pari a 179.482 milioni, in aumento del 5,6% (+9.573 milioni). Le entrate Irpef crescono del 6,9% (+8.910 milioni), per effetto dell’andamento positivo delle ritenute di lavoro dipendente (+ 9.896 milioni).

Tale andamento risente sia degli effetti delle disposizioni relative al modello di versamento delle imposte che prevedono, da quest’anno, l’indicazione dell’Irpef al lordo delle compensazioni di imposta effettuate, sia del meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino ad oggi corrisposto, che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione (1.850 milioni).

Depurando da questi effetti la crescita è del 2,2% (+2.402 milioni). In crescita anche l’Ires (+195 milioni, pari a +1,1%) grazie ai maggiori versamenti in autoliquidazione che confermano un quadro congiunturale in miglioramento rispetto all’anno scorso. Il risultato è ancora più significativo se si tiene conto del venir meno, nel 2015, dei maggiori versamenti a saldo effettuati lo scorso anno a titolo di addizionale Ires.

Infine il gettito dell’attività di accertamento e controllo presenta una diminuzione di 1,6% (-110 milioni) determinata dai minori incassi dai ruoli relativi alle imposte dirette (-6,9%), in parte compensato dall’aumento riscontrato nei ruoli Iva (+9,3%).

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