Time incorona Merkel. E’ il Personaggio dell’Anno

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NEW YORK. – Per aver salvato l’Europa tre volte nel corso del 2015, il personaggio dell’Anno di Time è la “cancelliera del mondo libero” Angela Merkel. La rivista americana che dal 1927 sceglie in dicembre la personalità o il gruppo che “nel bene o nel male ha fatto il massimo per influire sugli eventi dell’anno” ha citato la leadership della Merkel in Europa, dalla crisi greca a quella dei rifugiati, e la forte risposta al “furto strisciante dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin” tra le motivazioni che hanno portato a incoronare la Merkel, solo la quarta donna nella storia del settimanale, come Personaggio dell’Anno.

Secondo la direttrice di Time Nancy Gibbs, “non una volta o due, ma per tre volte ci sono state ragioni di chiedersi quest’anno se l’Europa avrebbe potuto continuare a esistere non solo culturalmente o geograficamente, ma anche come ambizioso progetto politico”. Puoi andare o non andare d’accordo con lei, ma “la Merkel è una che non sceglie strade semplici”, spiega la Gibbs.

Chi non condivide la scelta della donna che Time definisce la “leader di fatto del continente” è Donald Trump, terzo dopo il Califfo dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi nella rosa dei più influenti del 2015. Indispettito per essere stato battuto (da una donna per di più?), il frontrunner della nomination repubblicana non ha perso l’occasione di twittare: “L’avevo detto che Time non mi avrebbe scelto nonostante fossi il favorito. Hanno scelto una che sta rovinando la Germania”.

Time non ha battuto ciglio: “I leader sono messi alla prova quando la gente non vuole seguirli. Per aver chiesto alla Germania più di quanto la maggior parte dei politici non avrebbe osato e aver offerto leadership morale risoluta in un mondo dove è scarsa, Angela Merkel è la persona dell’anno”.

Merkel, 61 anni, è la quarta donna ad essere scelta da Time e la prima in quasi 30 anni, da quando nel 1986 la palma toccò alla leader dell’opposizione filippina Corazon Aquino (le altre sono la Duchessa di Windsor Wallis Simpson e nel 1952 la regina Elisabetta).

“Sono sicuro che prenderà la notizia come incoraggiamento per il lavoro che sta facendo e per un buon futuro politico per la Germania e per l’Europa”, ha detto il suo portavoce Steffen Seibert. Significativo è poi che sia una donna a tornare a sfondare il soffitto di vetro quasi tutto maschile della Persona dell’anno di Time.
La leadership al femminile sta facendo passi avanti nel mondo delle prossime elezioni americane che potrebbero portare per la prima volta una donna alla Casa Bianca, Hillary Clinton, alla designazione del prossimo segretario generale alla fine del 2016: “Non pensiamo che una donna diventerà presto papa – ha scritto il settimanale – o che erediterà il posto di Putin. Ma dubitiamo che ci vorranno altri 30 anni prima che la Persona dell’Anno sia di nuovo una donna”.

(Alessandra Baldini/Ansa)

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