Il secondo terremoto più violento della storia ha alterato il Dna dei pesci

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ROMA. – Ha avuto un effetto inaspettato, il secondo terremoto più violento mai registrato, quello di magnitudo 9,2 avvenuto nel 1964 in Alaska: nell’arco di appena dieci anni è riuscito ad accelerare l’evoluzione di una specie di pesci modificandone il Dna, in particolare i geni che controllano occhi, forma, colore, dimensione delle ossa.

La scoperta, pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas, è stata condotta nell’università dell’Oregon. I pesci la cui evoluzione ha ‘messo il turbo’ in seguito del terremoto sono gli spinarelli e la trasformazione subita è stata tale da farli adattare a vivere anche in acqua dolce.

Il terremoto dell’Alaska ha sollevato alcune porzioni del suolo creando degli specchi d’acqua nei sono rimasti intrappolati gli spinarelli. ”In alcune popolazioni di pesci abbiamo documentato dei cambiamenti avvenuti addirittura in meno di 10 anni”, rileva il coordinatore dello studio, William Cresko.

”Questo – aggiunge – significa che un cambiamento evolutivo può avvenire anche molto velocemente e ciò può accadere anche in altri organismi”.

Sopravvivere in un nuovo ambiente non è però una sfida nuova per gli spinarelli. Grazie a tecniche di sequenziamento rapido del genoma, i ricercatori già nel 2010 avevano dimostrato che questi pesci si erano evoluti geneticamente per sopravvivere nell’acqua dolce dopo che i ghiacciai si erano ritirati, 13.000 anni fa.

Con questa nuova tecnica i ricercatori hanno studiato esemplari prelevati dai laghetti dell’Alaska, scoprendo che i cambiamenti genetici erano simili a quelli rilevati nel precedente studio, solo che si erano verificati in meno di 50 anni su più popolazioni, separate tra loro.