Presto in Calabria il cimitero internazionale dei migranti

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TARSIA (COSENZA). – Inizieranno a fine gennaio in Calabria i lavori per la realizzazione del cimitero internazionale dei migranti che sarà intitolato al piccolo Aylan Kurdi, il bimbo di 3 anni trovato senza vita su una spiaggia della Turchia, le cui immagini choc hanno scosso e commosso il mondo. L’opera sarà realizzata a Tarsia, nel cosentino, grazie alla collaborazione tra il Comune, la Regione Calabria ed il Movimento Diritti Civili.

Il cimitero internazionale dei migranti, la prima opera del genere in Italia, si estenderà su un terreno di 10 mila metri quadrati e prevede un investimento complessivo di 4 milioni di euro. Il progetto esecutivo, che ha ricevuto il via libera nei mesi scorsi, è stato realizzato dall’ufficio tecnico del Comune di Tarsia e rientra nell’ambito dell’esecuzione dell’ampliamento del cimitero cittadino.

Il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, ed il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, hanno espresso soddisfazione e grande commozione per la realizzazione dell’opera il cui iter è giunto ormai ad un punto cruciale. Nelle prossime settimane, infatti, è prevista l’acquisizione dei terreni, per un importo di circa 50 mila euro, l’inizio delle opere di sbancamento e la realizzazione della recinzione.

Sulla realizzazione del cimitero dei migranti c’è grande attenzione anche da parte delle istituzioni. Nei mesi scorsi la “Conferenza episcopale italiana – afferma Corbelli – ha contattato il sindaco di Tarsia per chiedere dettagli sull’opera. A breve, inoltre, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, incontrerà i vertici del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno per mettere a punto gli ultimi dettagli”.

Per realizzare il cimitero dei migranti è stato scelto un luogo di grande significato perché Tarsia, durante gli anni del fascismo, ospitò il più grande campo di internamento italiano. Il Presidente della Regione Calabria incontrerà inoltre i rappresentanti di tutte le religioni in modo da “raccogliere tutte le indicazioni – prosegue Corbelli – necessarie per le modalità di sepoltura.

Le indicazioni serviranno poi nell’esecuzione materiale della struttura. La nostra speranza è quella di realizzare in tempi brevi l’opera in modo da poter offrire una degna sepoltura ai tanti migranti che perdono la vita nella traversata del Mediterraneo”.

(di Massimo Lapenda/ANSA)