Nel manuale dell’Isis per i lupi solitari, indossate la croce

Isis soldiers in Syria

ROMA. – “Tagliatevi la barba, indossate una croce”, “utilizzate i software di crittografia per il web”, “non siate negligenti nella sicurezza, ma neppure paranoici”. Sono alcune delle linee guida del ‘manuale’ per i lupi solitari che l’Isis ha diffuso sui propri network a partire dal 20 dicembre scorso.

Si tratta di un testo di 64 pagine, originariamente redatto da Abu Ubaydah Abdullah al Adam, considerato il ‘capo’ dell’intelligence di al Qaida, ucciso da un drone in Pakistan nel 2013, rivolto a tutti i “mujaheddin”.

“Abbiamo adattato lo scritto alle novità tecnologiche, e lo abbiamo tradotto dall’arabo in inglese per i nostri fratelli che in Occidente vogliono assicurarsi il successo nelle loro operazioni. Perché questa è l’era dei lupi solitari”, recita l’inquietante premessa. “La sicurezza non è statica”, spiega il testo nella parte che si occupa delle tecnologie online: “Tenetevi aggiornati sulle falle dei software e i sistemi per garantire il vostro anonimato, la crittografia e le comunicazioni sicure”.

Ci sono poi le raccomandazioni rispetto alle contromisure degli 007 occidentali, in particolare della Cia “che simula regolarmente ogni tipo di attacco che possiate portare a termine”, o degli agenti dei Paesi arabi, “che tenteranno di infiltrarsi tra di voi”. Per questo, “evitate di affiliarvi a un gruppo, al massimo create una cellula di 4-5 persone, nella quale un membro ne conosca solo un altro, o rischiate di essere tutti scoperti e far saltare l’operazione”.

Infine le note per ‘travestirsi’: “Indossate abiti occidentali, senza colori sgargianti. Fatevi la barba almeno due settimane prima di muovervi, in modo da non far notare la pelle bianca sulla faccia che non ha preso il sole. E’ anche permesso indossare una croce al collo, come fanno i cristiani ma anche gli atei occidentali. E se dovete usare un profumo, prendete quello giusto, non gli oli senza alcol usati dai musulmani”.

(di Claudio Accogli/ANSA)

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