Peschereccio italiano sequestrato in acque francesi

(ANSA) – SANREMO, 14 GEN – “Sono saliti a bordo e ci hanno chiesto con arroganza se nascondevamo armi. Anzi, volevano che tirassimo fuori le armi. Poi hanno minacciato di metterci le manette e dopo aver preso il comando dell’imbarcazione ci hanno portati al porto di Nizza”. A parlare è Ciro Lobasso, comandante del peschereccio sanremese Mina, sequestrato ieri dalla Guardia Costiera francese sostenendo che fosse impegnato nella pesca del gambero in acque francesi. L’episodio è avvenuto nella zona di confine, al largo tra Ventimiglia e Mentone, davanti alla scogliera dei Balzi Rossi. “Eravamo in acque italiane – prosegue Lobasso – tanto è vero che lo scorso anno, nello stesso punto in cui ci trovavamo ieri, non ci è stato contestato nulla. Da ieri sono fermo qui a Nizza, con i miei due membri di equipaggio e non ci dicono nulla. Da parte loro è stato un abuso di potere e un sequestro di persona avvenuto in acque italiane e noi abbiamo le prove per dimostrare che non eravamo in Francia. Perché è tutto registrato”.